Catalogna, Corte Costituzionale sospende la sessione del Parlamento prevista lunedì

Catalogna, Corte Costituzionale sospende la sessione del Parlamento prevista lunedì
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Giovedì 5 Ottobre 2017, 15:30 - Ultimo aggiornamento: 23:06

La Corte Costituzionale spagnola ha sospeso la sessione del Parlamento catalano programmata per lunedì prossimo. Il governatore catalano, Carles Puidgemont, aveva espresso la volontà di comparire lunedì davanti alla plenaria del 'Parlament' per discutere del risultato e degli effetti del referendum, con la dichiarazione d'indipendenza sul tavolo.

La sospensione ha accolto il ricorso presentatato ai giudici della Corte Costituzionale da parte del Partito socialista catalano (Psc), il referente del Psoe nella comunità autonoma. Secondo il Psc la piena dichiarazione di indipendenza comporterebbe una violazione della Costituzione e un "annichilimento" dei diritti dei parlamentari socialisti eletti nell'emiciclo catalano. 

La decisione dei dodici giudici della Corte arriva dopo che il premier spagnolo Mariano Rajoy aveva chiesto al presidente Puigdmeont di «tornare alla legalità» e rinunciare «con i tempi più rapidi possibili» al progetto di una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza (Dui) per evitare «mali maggiori».

Dopo lo stop della Corte i partiti indipendentisti hanno presentato una nuova proposta di convocazione del parlamento catalano lunedì prossimo per aggirare il veto. La nuova convocazione, che sarà esaminata domani dall'ufficio di presidenza, prevede, riferisce Tv3, un intervento del presidente Puigdemont senza far riferimento al referendum di indipendenza.

«Madrid non invierà l'esercito in Catalogna. Questa è una notizia che fa parte delle fake news diffuse dal governo catalano e dai suoi seguaci». Lo ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis.

L'uso della forza da parte della polizia spagnolo ai seggi del referendum sull'indipendenza della Catalogna «non è stata premeditato né volontario», ha sostenuto ancora Dastis. «La polizia ha seguito gli ordini della magistratura. Molte immagini non sono vere, fanno parte di una campagna di manipolazione», ha aggiunto. «Quello che è accaduto è anche una conseguenza dell'atteggiamento passivo della polizia catalana che non ha adempiuto ai suoi obblighi: garantire la sicurezza dei cittadini catalani e della polizia spagnola», ha sottolineato Dastis.


 

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