Bruxelles, arrestati due sospetti per la sparatoria e poi rilasciati. Bandiera Isis nel covo

Bruxelles, arrestati due sospetti per la sparatoria e poi rilasciati. Bandiera Isis nel covo
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Mercoledì 16 Marzo 2016, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 19:42

La polizia belga ha arrestato e poi rilasciato due persone durante le perquisizioni scattate dopo la sparatoria di ieri a Forest, Bruxelles. Una bandiera dell'Isis è stata ritrovata dentro l'appartamento da cui è partita la sparatoria contro la polizia. Sono stati rinvenuti anche 11 caricatori per kalashnikov e tantissime munizioni.

Uno dei due fermati era piantonato in ospedale con una gamba spaccata: ha dovuto essere operato d'urgenza ieri sera. «La persona piantonata in ospedale così come la persona presa per essere interrogata in seguito alla perquisizione alla chaussèe di Neerstal sono stati rimessi in libertà da giudice d'istruzione senza essere incriminati», ha affermato la Procura. Sono quindi sempre in fuga le due persone che erano nell'appartamento della sparatoria in rue du Dries.


In un primo momento si era diffusa la notizia che i due fuggitivi fossero stati presi e che si trattasse dei fratelli Khalid et Ibrahim El Bakraoui, personaggi già noti alle forze dell'ordine. I due, dell'età di 27 e 30 anni, ricercati rispettivamente per terrorismo e per una condanna in contumacia. Le operazioni di polizia e le perquisizioni si sono concluse nelle prime ore della mattina. È stato tolto ogni limite alla zona di sicurezza e il traffico è tornato normale. Anche le scuole della zona sono state riaperte. Il Premier Charles Michel ha convocato per oggi il Consiglio di Sicurezza nazionale. 

«Dopo quella di stasera, ci saranno altre operazioni di Polizia nelle ore e nei giorni a venire. La minaccia rimane». Lo ha detto il premier belga Charles Michel ai microfoni di BelRtl che ha tuttavia invitato «la popolazione a restare calma».​ «Già ieri, il livello dell'allerta è stata mantenuta al livello 3. Una nuova valutazione sarà fatta oggi dalla Ocam (l'organismo del ministero degli Interni chiamato a giudicare, sulla base delle informazioni d'intelligence, il pericolo da terrorismo)».

La persona uccisa dalle forze di polizia nella sparatoria è un algerino che si trovava in Belgio illegalmente. Il suo nome Belcaid Mohammed (nato nel 1980), è stato reso noto dalla procura federale. Accanto all'uomo, oltre alla bandiera dell'Isis, è stato rinvenuto anche un libro sul salafismo. Il terrorista era «armato con un'arma da guerra di tipo kalashnikov», ha riferito la Procura federale belga in un comunicato.

«Non c'è alcuna minaccia specifica che pende sulle istituzioni o sui cittadini. S'è trattato solo di una perquisizione che è andata storta», ha detto Marc Jean Ghyssels, il Borgomastro di Forest, una sorta di sindaco paragonabile al presidente di circoscrizione di una nostra grande città. 

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