Bruxelles, Patricia Rizzo è morta. La mamma italiana era scomparsa dopo gli attentati

Bruxelles, Patricia Rizzo è morta. La mamma italiana era scomparsa dopo gli attentati
di Stefania Piras
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Sabato 26 Marzo 2016, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 16:13

«È confermato. Patricia ci ha lasciati». Christopher Robinson pubblica la foto della ex moglie che sorride e saluta con il braccio sollevato. Ieri pomeriggio è arrivata la notizia ufficiale: Patricia Rizzo è morta. La funzionaria europea di 48 anni martedì mattina viaggiava sulla metro di Bruxelles quando all'altezza della fermata di Maelbeek è stata attaccata dai terroristi.

IL MESSAGGIO
Ancora una stazione e poi sarebbe scesa per raggiungere place Rogier dove ci sono gli uffici dell'Ercea, il Consiglio europeo per la ricerca. Di lei non si avevano più notizie tanto che il cugino Massimo Leonora aveva divulgato la sua foto su facebook lanciando un appello pubblico. Ma dopo tre lunghi giorni di attesa, ieri, è arrivato il triste epilogo confermato dall'ambasciatore belga che si trovava insieme ai famigliari della donna in ospedale dove è stato eseguito il riconoscimento di quel che resta del corpo martoriato di Patricia. Che fosse proprio lei lo ha stabilito l'esame del Dna. Così anche Massimo ha deciso di comunicare la notizia della morte della cugina sui social scrivendo: «Cari amici, in primo luogo grazie per il vostro sostegno, il vostro aiuto e quello degli amici di diversi paesi. Patricia purtroppo non è più tra noi. È dura. Abbiamo messo fine a questa corsa interminabile contro il tempo per ritrovarti: Pat, mi manchi, ci manchi. Ti voglio bene».
 



Patricia era figlia unica, nata in Belgio da una famiglia originaria di Calascibetta, un piccolo paese in provincia di Enna. Il nonno era arrivato in Belgio come minatore, papà Gaetano aveva aperto un ristorante in centro a Bruxelles. Patricia aveva un figlio di 17 anni, Jonathan. Aveva lavorato a Torino all'ETF, la Fondazione europea per la formazione professionale, poi si trasferì a Parma nel 2005 quando nella città emiliana era stata inaugurata la sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare dove aveva lavorato per tre anni come assistente di direzione dei massimi vertici dell'Agenzia, Geoffrey Podger e Catherine Geslaine-Lanéelle. Poi tornò a Bruxelles all'Agenzia europea degli audiovisivi e infine al Consiglio europeo per la ricerca. L'ex marito Chris ha pubblicato le foto del giorno del loro matrimonio e l'ha definita «una madre straordinaria». I messaggi di condoglianze si affollano. Come quello dell'amica e collega Alessandra Fantini: «Addio Pat. Cara amica. Quante risate insieme». Patricia è ricordata come «una persona aperta, sorridente». «Quando andò via da Torino non si lasciò andare a nessun commento» ricorda Alessandra. «Una perdita inconcepibile» per i vertici dell'Efsa mentre Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni culturali, ha scritto: «Addio Patricia, il tuo ricordo e quello di tutte le vittime dell'odio cieco del terrorismo è indelebile e urla giustizia».

LA FOTO PER PARIGI
Ma ieri dalla polizia di Acquisgrana è arrivata la notizia della morte di un'altra ragazza di origini italiane: Jennifer Scintu. Nata e cresciuta in Germania, Jen, aveva 29 anni, e martedì mattina era davanti al check-in dell'American Airlines con il marito Lars Waetzmann. Stavano partendo per New York per festeggiare un anno di matrimonio. Ora Jennifer è morta e Lars è in coma. Una delle tante foto insieme è a Porto Ainu, in Gallura. Avevano passato spesso le vacanze in Sardegna perché la mamma di Jennifer, Miriana, è originaria di Ales, piccolo centro noto per essere il paese natale di Antonio Gramsci. All'inizio degli anni Sessanta i nonni di Jennifer avevano deciso di emigrare in Germania dove sono nati Claudio, che è poi diventato un calciatore di successo, Ivana e Miriana. Quando gli attentati del 13 novembre sconvolsero Parigi Jennifer aveva postato una foto listata a lutto: «Pray for Paris». Ora la bacheca che era stata inaugurata per ritrovarla è piena degli stessi identici messaggi di dolore e angoscia.