Brigitte Macron e i difetti del marito: «Il peggiore? È più giovane di me...»

Brigitte Macron e i difetti del marito: «Il peggiore? È più giovane di me...»
di Francesca Pierantozzi
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Giovedì 17 Agosto 2017, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 08:57
«Il più grosso difetto di Emmanuel? Essere più giovane di me». Non c'è niente da fare, è simpatica la première dame (ma dicono che lei detesti il titolo), e non a caso è ormai la personalità più popolare tra Eliseo e governo. Brigitte Macron scende per la prima volta ufficialmente in campo e in edicola da first lady: è in copertina, raggiante, in giacca e jeans, del numero del settimanale Elle domani in edicola.

E' la sua prima intervista e non arriva a caso: dopo cento giorni all'Eliseo, la popolarità del presidente Macron è in caduta libera (dieci punti in meno rispetto al pur non amatissimo Hollande nello stesso periodo). Il governo delude, l'autunno si annuncia caldo. Eccola allora Brigitte prendere la situazione in mano: senza parlare direttamente di politica, ma per riportare gentilezza, comprensione e buonsenso nel discorso pubblico. A cominciare dall'ormai ampiamente sviscerata differenza di età col marito quarantenne, e lei ben sopra i sessanta. «Quando leggo cose sulla nostra coppia, ho sempre l'impressione di leggere la storia di qualcun altro», dice madame Macron a Elle, «eppure la nostra storia è la più semplice che ci sia. Se non avessi fatto la scelta che ho fatto, semplicemente non avrei vissuto la mia vita».

SEMBRAVA AMORE IMPOSSIBILE
Brigitte ha ammesso di aver ceduto a un amore che all'inizio le sembrava impossibile, senza senso, lei prof di francese, lui studente di terza liceo. In compenso, Emmanuel si è forse rivelato più straordinario della loro storia. «Con Emmanuel sono talmente abituata a cose straordinarie, che ormai mi chiedo sempre quale sarà la nostra prossima avventura. E questo dura da vent'anni. Alla fine sono rimasta davvero stordita solo la sera del secondo turno delle presidenziali. Molti hanno pensato che dopo il primo turno eravamo sicuri di aver vinto. Non è vero. Non lo abbiamo mai creduto. A me in particolare non piace anticipare: per me una cosa esiste solo quando accade, mai prima».

E adesso che ne sarà di lei? Il presidente consorte aveva promesso che avrebbe istituito per legge la carica di première dame, ma ha dovuto rinunciare: si è rivelato inopportuno e molto complicato modificare la Costituzione, senza contare una petizione contraria che ha superato le 300 mila firme. Brigitte non si è offesa, ma non intende fare tappezzeria. «Il mio ruolo sarà determinato non da una legge, ma da una carta di trasparenza che spiegherà che non sono stipendiata e quali sono le mie missioni. Sul sito dell'Eliseo saranno pubblicati i miei impegni perché i francesi sappiano esattamente cosa faccio. E' importante che tutto sia chiaro: come le donne che mi hanno preceduto assumerò il mio ruolo pubblico, ma i francesi sapranno ormai quali sono i mezzi a mia disposizione».
Anche se donna ancorata al presente, Brigitte ha una sua idea del futuro, e non riguarda il marito all'Eliseo: «Penso che il 21esimo secolo sarà femminile, saranno le donne a trovare una via d'uscita a questo mondo».