Brexit, le condizioni di Boris Johnson a Theresa May: «Due anni e non un secondo di più»

Brexit, le condizioni di Boris Johnson a Theresa May: «Due anni e non un secondo di più»
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Sabato 30 Settembre 2017, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 20:53
Per la Brexit due anni e non di più. Il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson detta le sue condizioni e traccia le sue quattro linee rosse sulla Brexit per la premier Theresa May. In un'intervista al Sun, Johnson indica innanzitutto come condizione irrinunciabile che la transizione duri due anni «e non un secondo di più»; secondo, il Regno Unito non dovrà accettare nuove disposizioni dell'Ue o della Corte europea di Giustizia durante la transizione; terzo, Londra non dovrà pagare neanche un penny per aver accesso al mercato unico una volta finita la transizione; quarto, il Regno Unito non dovrà aderire surrettiziamente al leggi Ue per aver accesso al mercato. Le posizioni del ministro, scrive il giornale, rischiano di riaprire lo scontro nel governo di Londra, in quanto vanno oltre la linea concordata da May e i suoi ministri dopo un braccio di ferro durato tutta l'estate.

Theresa May ha usato il discorso pronunciato a Firenze la scorsa settimana per chiedere un periodo di transizione di circa due anni a partire dal marzo 2019 (quando Londra lascerà ufficialmente l'Ue): un'apertura per uscire dallo stallo dei negoziati con Bruxelles e dare più tempo alle aziende per adattarsi alla nuova situazione.
Johnson ha detto in particolare che qualunque estensione oltre i due anni (ovvero oltre il 2021) sarebbe «avvertita come un tradimento» da coloro che hanno scelto la Brexit. «Lo sento quando parlo con le persone - spiega -. Molto forte. E quello che capisco è che lo sarebbe davvero. Rien ne va plus. Finito la musica. Ne usciamo. Non si può giocare».
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