«Priorità al lavoratori britannici», la stretta anti-immigrazione della May

«Priorità al lavoratori britannici», la stretta anti-immigrazione della May
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Mercoledì 5 Ottobre 2016, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 08:36

Le aziende UK - si legge sul quotidiano on line Londra, Italia - dovranno assumere prima di tutto lavoratori britannici e rendere nota la percentuale di personale straniero (europei inclusi) che impiegano. Per assumere una persona che non abbia la nazionalità britannica le aziende del Regno Unito dovranno dimostrare che non vi sono, nel paese, persone in grado di svolgerne quel lavoro, con un approccio simile a quello usato oggi dagli Stati Uniti. Le nuove misure sono state annunciate ieri dall’Home Secretary Amber Rudd (equivalente del nostro Ministro dell’Interno) nel suo discorso alla Conferenza Tory, con lo slogan “British jobs for british workers“. L’obiettivo della stretta sugli stranieri, nelle parole del Ministro, è quello di “evitare che gli immigrati prendano posti di lavoro che possono essere occupati da britannici”. Dichiarazioni al limite della xenofobia che hanno suscitato reazioni forti sia dal mondo del business che da quello politico (“Sembra che ci siamo svegliati con un governo Ukip” ha twittato Nicola Sturgeon). Negative anche le reazioni dei mercati, con la sterlina che sta continuando a perdere valore, scendendo ai valori minimi degli ultimi 31 anni.

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