Blitz antiterrorismo in Germania, volevano colpire checkpoint Charlie

Blitz antiterrorismo in Germania, volevano colpire checkpoint Charlie
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 10:44
Programmavano un attentato a Berlino i tre sospettati arrestati nel blitz di oggi in Germania: obiettivo, secondo quanto riferisce il Tagesspiegel in uscita domani, era colpire il Checkpoint Charlie, il più famoso posto di blocco delle forze alleate tra Berlino est e Berlino ovest dal 1961 fino al 1990. I sospetti hanno discusso dei potenziali bersagli di un attacco in una telefonata intercettata dagli inquirenti, ha appreso la Dpa.

La struttura dell'ex posto di blocco, attraverso il quale era consentito il passaggio nella Ddr a stranieri, diplomatici e membri delle forze armate, è stata smantellata e sostituita da una riproduzione dell'antica guardiola e del cartello in 4 lingue, inglese, russo, francese e tedesco, 'You are now leaving the american sector'. Simbolo della divisione del mondo durante la guerra fredda, Checkpoint Charlie è una meta turistica privilegiata a Berlino.


L'informazione decisiva alle autorità tedesche per far partire il blitz sarebbe arrivata da «un servizio di sicurezza straniero», stando al giornale. Da ambienti dei servizi tedeschi, il quotidiano berlinese ha appreso che «con il Checkpoint Charlie si sarebbe dovuto colpire un obiettivo turistico». La polizia sarebbe entrata in azione oggi perchè cinque sospetti membri della cellula terroristica - oltre ai tre fermati ci sono altri due ricercati - non parlavano più del piano da diversi giorni.

I cinque erano osservati da servizi e polizia: «Quando hanno smesso di comunicare tra di loro sull'attentato c'era da temere che avessero concluso il piano», hanno riferito i servizi. Gli inquirenti tuttavia non escluderebbero anche che i sospetti terroristi avessero deciso di abbandonare il progetto. In precedenza la Bild aveva indicato la centrale Alexanderplatz come obiettivo dell'attentato a Berlino.

Anche in questo caso un luogo di grande attrazione turistica, oltre che uno snodo di traffico importante della città.
Su questa ipotesi, il portavoce degli inquirenti Martin Steltner non ha però voluto dir nulla, secondo quanto riferisce la Zeit.
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