Strage di Berlino al mercato di Natale, l'Isis rivendica l'attentato: vendetta per gli attacchi in Siria

Strage di Berlino al mercato di Natale, l'Isis rivendica l'attentato: vendetta per gli attacchi in Siria
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Martedì 20 Dicembre 2016, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 07:50

L'Isis rivendica la strage di Berlino. L'agenzia di stampa dello Stato Islamico, Amaq news agency, ha rivendicato l'attentato al mercato di Natale chiamando il terrorista un «soldato dello Stato islamico». Lo riferisce su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, il sito che monitora l'estremismo islamico sul web. «Èuna vendetta per gli attacchi in Siria», è scritto sulla rivendicazione.

Intanto 
il pachistano fermato è stato rilasciato. Lo scrive l'agenzia Dpa citando la procura federale a Karslruhe. Il fermo non è stato tramutato in arresto.
Uno o più esecutori, dunque, sarebbero ancora a piede libero. Lo ha affermato anche il capo della polizia criminale federale Holger Muench. Ribadendo: 
«Siamo decisamente in allarme e stiamo conducendo le indagini in tutte le direzioni». Poi ha chiarito che tra le 12 vittime dell'attacco della notte scorsa al mercatino di Natale a Berlino sono stati identificati per il momento sei cittadini tedeschi. 

Il pachistano arrestato in un primo momento si trovava in Germania dal
 dicembre 2015. Era stato registrato come richiedente asilo. Il quotidiano Tagesspiegel scrive che l'uomo era noto alla polizia per reati minori ma non in relazione ad attività terroristiche. Registrato presso le autorità in febbraio, viveva in un centro di accoglienza per richiedenti asilo a Berlino. Si chiama Naved B., e ha 23 anni. Interrogato per ore il pachistano,aveva sempre negato ogni coinvolgimento nell'attentato.

Secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 di questa mattina in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. L'azione sarebbe collegata alle indagini per ricostruire il contesto del presunto attentatore. La polizia tedesca ha interrogato numerosi occupanti del campo, ma non ha effettuato alcun arresto. Lo ha riferito un portavoce dell'ufficio immigrazione, Sascha Langenbach. In particolare, nel campo profughi sono stati interrogati quattro giovani. La perquisizione delle forze speciali è iniziata stamattina intorno alle 3 e si è conclusa alle 8. 


Il tir sarebbe stato rubato nella capitale tedesca attorno alle 16 di ieri pomeriggio. Lo riferisce la tv polacca Tvn24, ripresa dalla Dpa, che cita informazioni raccolte dal trasportatore polacco proprietario del mezzo. Dai rilevamenti del Gps risulterebbe che il tir sia stato a quell'ora più volte spento e rimesso in moto. I media polacchi ritengono probabile che in quel momento il presunto terrorista abbia preso possesso del mezzo, estromettendo il conducente che potrebbe essere il cittadino polacco trovato morto sul sedile dell'accompagnatore. Il tir era giunto dall'Italia e trasportava ponteggi di acciaio che avrebbero dovuto essere scaricati a Berlino. L'azienda di trasporti ha sede in un piccolo paese vicino Stettino, nel nord-ovest della Polonia, al confine con la Germania. Il proprietario dell'impresa di trasporti aveva già detto di aver perso i contatti con il conducente del camion a partire dalle 16 di ieri pomeriggio.

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