Berlino attacca il vertice anti-austerity: Renzi e Hollande irresponsabili

Berlino attacca il vertice anti-austerity: Renzi e Hollande irresponsabili
4 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Settembre 2016, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 09:32
La Germania attacca il vertice dei paesi del Mediterraneo, ribattezzato summit anti-austerity, convocato ad Atene dal primo ministro greco Alexis Tsipras e a cui hanno partecipato fra gli altri il premier Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande.

«L'Europa non può continuare a essere solo regole, tecnicalità e austerity, dovrà essere concentrata sui valori profondi che l'hanno fatta grande», deve essere «un'Europa sociale», ha sottolineato Renzi. 

Nel documento finale del vertice Euro-Med, sottoscritto da Grecia, Italia, Francia, Cipro, Malta,
Portogallo e Spagna, si legge: spinta alla crescita, all'occupazione e agli investimenti, «raddoppiare il piano Juncker», affrontare il tema «delle strettoie» finanziarie con lo scopo di promuovere la crescita «a beneficio di tutti i cittadini». 

«Credevo fosse una riunione di leader di partito e non commenterò su questo. Quando i leader socialisti si incontrano, per lo più non viene fuori nulla di molto intelligente», ha attaccato il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble a margine dell'Eurogruppo e dell'Ecofin informale.

Anche Manfred Weber, capogruppo tedesco del Ppe al Parlamento europeo, si è scagliato contro «i soliti giochetti» di Tsipras e contro Renzi e Hollande che non dimostrerebbero «senso di responsabilità» per la decisione di partecipare al vertice di Atene.

«Il primo ministro Tsipras è tornato ai suoi soliti giochetti. La cosa di cui ha bisogno l'Europa oggi è l'unità, certamente non nuovi tentativi di divisione - ha dichiarato Weber -. La richieste di Atene non portano da nessuna parte. Tsipras dovrebbe cominciare a mettere pienamente in atto le riforme promesse. Il fatto che il presidente Hollande, probabilmente per ragioni di politica interna, e il primo ministro Renzi si lascino manipolare da Tsipras non è un vero segnale di senso di responsabilità».

Al vertice di Atene c'erano anche il premier maltese Joseph Muscat, il premier portoghese Antonio Costa, il presidente cipriota Nicos Anastasiades e il vice ministro spagnolo per gli Affari Ue Fernando Eguidazu che parteciperà al posto del premier Mariano Rajoy.

«La dichiarazione di Atene è importante perché offre una visione diversa di Europa da quella vista fino a oggi», ha scandito Renzi, sottolineando la necessità, in questa fase, che l'Europa sia «sociale, della bellezza, degli ideali». «Gli americani usano al riguardo un'espressione che è 'soft power': potere gentile, il potere di svolgere un ruolo rilevante nel formare l'identità culturale», ha affermato il presidente del Consiglio. 

«Se qualcuno si rivolgesse con lo sguardo al Mediterraneo vedrebbe uno straordinario pezzo di Europa ma la stragrande maggioranza dei commentatori oggi ritiene che sia solo il passato dell'Europa. Non è così», ha aggiunto il premier. «La scommessa di questo incontro è tentare di rinnovare un'idea di Mediterraneo come luogo dove l'Europa tira fuori la parte migliore di sé», ha spiegato.

Tsipras è tornato a invocare «una nuova visione per l'Europa». Aprendo i lavori del mini summit ha osservato che «il nostro comune obiettivo è la coesione dell'Unione Europea» e ha ricordato come il sud dell'Ue sia stata colpito «eccessivamente» dalla crisi finanziaria e da quella dei migranti.

«Abbiamo adottato la dichiarazione di Atene per rafforzare la coesione e l'unità in Ue contribuendo attivamente al dialogo sul futuro dell'Europa» in vista del Consiglio Ue di Bratislava, ha proseguito il premier greco.

«Un attacco contro Hollande e Renzi sulla 'responsabilità' che viene da uno stretto amico politico di Schaeuble e Barroso potrebbe essere divertente se non fosse invece patetico. Weber farebbe meglio a pensare ai suoi amici falchi dell'austerità, i veri responsabili della stagnazione europea, prima di puntare il dito contro chi fa
ripartire l'economia dopo anni di disastrosa guida dei conservatori». Così il capogruppo dei socialisti europei, Gianni Pittella, ha replicato a Weber, invitando il capogruppo e tutto il Ppe a «essere responsabile» e a «redimersi» abbandonando la linea dell'austerità per sostenere le politiche europee a favore degli investimenti e della crescita, perché «questo è l'unico modo per continuare la nostra cooperazione nel Parlamento europeo».


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA