Quando si tratta di inseminazione artificiale, i donatori restano sempre anonimi: a ciascuno di loro, infatti, viene semplicemente associato un numero. Mesi fa, però, Elizabeth Hanson e Angela Collins, coppia dell’Ontario che 7 anni fa ha dato alla luce il loro primo figlio, hanno scoperto per caso che il padre biologico del bimbo corrispondeva al nome di James Christian Aggeles. Secondo lo Star, la banca del seme ha inviato una mail alle donne inserendo erroneamente il nome di Aggeles. Così, mosse dalla curiosità, Elizabeth e Angela hanno cercato su Google qualche informazione e non c’è voluto molto per scoprire che l’uomo, in realtà, non era una mente propriamente geniale con un curriculum accademico impressionante: era una mente malata.
La coppia, infatti, ha scoperto che Aggeles era uno schizofrenico con disturbo narcisistico e una fedina penale macchiata da 8 mesi di carcere per furto con scasso e 10 anni di libertà vigilata. “È stato un sogno trasformato in un incubo in pochi istanti”, ha detto la Collins. Dalle ricerche è emersa anche una testimonianza del suo patrigno in tribunale: “James aveva avuto episodi psicotici prima dei 19 anni”, prima, dunque, della donazione. Dal suo sperma sono stati generati 17 bambini e 19 bambine provenienti da 26 famiglie. In molti hanno intentato una causa contro la Xytex Corp. Intanto, la frustrazione dei genitori resta: “Ho fatto la scelta sbagliata per mio figlio. Un autostoppista sul lato della strada sarebbe stata un'opzione molto più responsabile di concepire un bambino”, ha dichiarato Angela Collins.
© RIPRODUZIONE RISERVATA