Austria, nasce il governo: Kurz affida ai nazionalisti il ministero dell'Interno

Austria, nasce il governo: Kurz affida ai nazionalisti il ministero dell'Interno
di Flamina Bussotti
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Sabato 16 Dicembre 2017, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 16:23
VIENNA - Sottosegretario a 25 anni, ministro a 27, cancelliere a 31: Sebastian Kurz, del partito popolare Övp, è il nuovo cancelliere austriaco, il 15/mo e il più giovane nella storia del Paese. Guiderà una coalizione con il partito liberal nazionale populista Fpö di Heinz-Christian Strache. Dopo 64 giorni di negoziati seguiti alle elezioni del 15 ottobre l'Austria ha un nuovo governo.

LA DIFFERENZA
In Germania, a quasi tre mesi dalle legislative, ancora niente. Oggi invece Kurz e Strache andranno dal presidente Alexander Van der Bellen per illustrare il governo e lunedì, assieme ai ministri, giureranno. Si tratta del terzo governo nero-blu (i colori dei due partiti anche se Kurz ha ridipinto la Övp di turchese) e Kurz è il secondo cancelliere Övp dal 1970 dopo Wolfgang Schüssel (2000-2006). Dal dopoguerra la Övp, con Kurz, ha messo sei cancellieri (la maggioranza sono stati Spö, socialdemocratici). Con Schüssel, per l'ingresso della Fpö di Jörg Haider al governo, scattarono le sanzioni dell'Ue nei confronti dell'Austria: fu il trauma più drammatico del Paese del dopoguerra.

Questa volta, sebbene si tratti degli stessi partiti, nessuno prevede nuove sanzioni né ostracismo in Europa: la Fpö di Strache si è data negli anni una ripulita e lui stesso, nonostante i suoi trascorsi giovanili vicini all'estrema destra, ha abbandonato le posizioni estremistiche e xenofobe degli esordi e condotto una campagna elettorale relativamente moderata. Nel nuovo esecutivo sarà vice cancelliere.

Ieri sera un breve annuncio di Kurz e Strache, che non hanno reso nota la lista completa dei ministri. Molte però le notizie concordi trapelate. Il governo Kurz sarà composto di 14 ministri, otto Övp e sei Fpö. Dovrebbero essere al 50% donne e uomini, fatto senza precedenti. Alla Fpö vanno due ministeri chiave: interni e difesa, ovvero il controllo delle forze armate e dei due servizi segreti. Contro l'assegnazione di un terzo ministero chiave, la giustizia, che la Fpö avrebbe voluto, c'è stato il veto di Van der Bellen.

LA COMPOSIZIONE
La giustizia va ora a un popolare. Ministro degli interni sarà Herbert Kickl, finora segretario generale della Fpö. Alla difesa Mario Kunasek, leader Fpö in Stiria. Norbert Hofer, terzo presidente del Parlamento e ex candidato presidenziale Fpö, andrà alle infrastrutture e traffico. L'ex deputata Fpö Beate Hartinger diventerà ministra degli affari sociali e della sanità. Agli esteri andrà Katrin Kneissl, esperta di Medio Oriente. Una donna agli esteri, gradita alla Fpö ma non sgradita a lui, ha incontrato evidentemente il favore anche di Kurz, trattandosi di ex diplomatica con legami con la Övp e soprattutto perché Kurz si è tenuto per sé, creando un dipartimento a parte alla cancelleria, tutte le competenze sull'Europa e l'euro.

Per la Övp cedere interni e difesa alla Fpö è stato un boccone duro da mandare giù ma necessario per spuntarla altrove: le finanze, il ministero più importante di tutti resteranno in mano Övp.

Inoltre Strache ha dovuto rinunciare alla fantasia di indire un referendum per l'uscita dell'Austria dall'Ue (Öxit) e ha dovuto anzi sottoscrivere una professione di fede europea del governo. In cambio - e la questione è molto più importante di quanto possa apparire agli occhi dei non austriaci - Strache, accanito fumatore, ha strappato l'ok di Kurz per una revoca del divieto assoluto di fumare nei locali pubblici, decisione questa che sta suscitando critiche non solo nelle associazioni mediche ma nella stessa Övp. Salvo imprevisti, il governo resterà in carica cinque anni.
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