Attentato al Bardo, Touil torna libero: il marocchino non sarà estradato

Attentato al Bardo, Touil torna libero: il marocchino non sarà estradato
di Claudia Guasco
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Mercoledì 28 Ottobre 2015, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 12:17
MILANO - Il giovane marocchino Touil Abdelmajid, arrestato il 20 maggio scorso con l'accusa di aver partecipato all'attentato del museo del Bardo, non verra' estradato e torna libero. Lo ha deciso la quinta Corte d'Appello di Milano, che ha respinto l'estradizione chiesta dalla Tunisia. In base ai reati contestati, infatti, Touil rischiava la pena di morte.





PENA CAPITALE

La sentenza depositata stamane, "su conforme requisitoria del Procuratore generale, ha negato l'estradizione verso la Tunisia di Touil Abdelmajid", un verdetto che tra origine dal fatto che i reati "piu' gravi contestati all'estradando sono puniti dal condice penale tunisino con la pena di morte", rileva la presidenza della Corte d'Appello in una nota. "La pena capitale e' ostativa dell'estradizione, non essendo ammessa nell'ordinamento italiano". D'altra parte la convenzione bilaterale di estradizione tra Italia e Tunisia " non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte di altra sanzione detentiva". Ne' l'autorita' tunisina "ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale" e al diniego di estradizione "consegue automaticamente la revoca delle misure cautelari e la scarcerazione dell'estradando".



ORA TOCCA AL MINISTERO

Nell'udienza davanti ai giudici della Corte d'Appello, Touil si e' difeso con fermezza: "Sono innocente. Io queste cose non le ho mai fatte. Non so chi le ha fatte e confido nella decisione dei giudici", ha detto. Il legale del giovane marocchino ha sostenuto che gli indizi a suo carico sono insussistenti. L'avvocato ha spiegato che Touil da un po' di tempo "non sta bene. Ultimamente è provato e credo che, in questi cinque mesi di carcere, i problemi di comunicazione dovuti alla lingua lo abbiano di fatto portato a una sorta di condizione di estraniamento e di paura". Ora la parola passa al Ministero degli Interni, che potrebbe al momento della scarcerazione di Touil fermarlo ed espellerlo dall'Italia come persona non gradita e consegnarlo al Marocco, il suo paese d'origine. Sarebbero a quel punto le autorità marocchine a valutare se consegnarlo alla Tunisia.
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