Ma oggi rientra a Bari a causa dell'attentato. Quando c'è stato l'attacco Nicola era nella business lounge. «Lì - racconta - ci hanno fatto rimanere per circa quattro ore chiusi dentro. Poi ci hanno detto di uscire, di fare il controllo passaporti e di prendere un pullman. Ma ovviamente all'uscita nessuna informazione, zero». «Ho dovuto prendere un taxi con altre tre signore - ricorda - una delle quali era in contatto con la sua ambasciata. Non ricordo se Lettonia o Lituania. Ci hanno consigliato di andare in un hotel».
«Non ho ricevuto comunicazioni da nessuno - prosegue - ho chiamato l'ambasciata italiana qui a Istanbul così come ho chiamato la Farnesina a Roma: mi hanno semplicemente detto - conclude - di seguire le indicazioni della polizia locale».
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