Lì si consumava la violenza: un coltello pronto ad essere afferrato se osavano lamentarsi e il ricatto di rendere pubbliche quelle scene hanno lasciato agire l’uomo indisturbato per diverso tempo. È stato sufficiente uno smartphne per registrare dei video e mettere da parte una piccola gallery di intimidazioni. La minaccia vince sulla voglia di fare giustizia soprattutto se consideriamo il contesto culturale: in una realtà in cui il senso del pudore e il timore del giudizio pesano anche sui gesti più banali, possiamo immaginare come queste donne abbiano scelto di soffrire in silenzio piuttosto che esporsi ad un pubblico oltraggio.
Eppure, qualcuno ha trovato il coraggio di denunciare. La polizia giudiziaria, infatti, ha ricevuto la segnalazione da parte di tre vittime e indagato sul presunto colpevole incastrato proprio lo scorso giovedì e portato davanti al giudice che non ha ancora stabilito la data del processo.
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