Sottomarino scomparso, si teme il peggio: «Ancora nessuna traccia dall'equipaggio»

Sottomarino scomparso, si teme il peggio: «Ancora nessuna traccia dall'equipaggio»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Novembre 2017, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 08:38

«Al momento attuale non è stata trovata nessuna traccia del sottomarino»: con queste parole il portavoce della Marina argentina, Enrique Balbi, ha smentito oggi le informazioni circolate nelle ore scorse riguardo a possibili segnali provenienti dal Ara San Juan, sparito nell'Atlantico Sud una settimana fa, con 44 uomini a bordo.
 


La notizia di un possibile segnale proveniente dal San Juan era stata rivelata oggi dal quotidiano argentino Clarin, che citava fonti provenienti dall'operazione di ricerca. Secondo il giornale un gruppo di unità navali era stato inviato la notte scorsa verso l'area dove il segnale era stato captato. Il quotidiano aggiungeva che uno degli aerei Usa che partecipano alle ricerche avrebbe rilevato la presenza di una «macchia di calore», che corrisponderebbe a un oggetto metallico, a 70 metri di profondità, a circa 300 km dalla costa della Patagonia. Un segnale insufficiente però a determinare se l'oggetto rilevato è effettivamente il San Juan o un relitto di un'altra nave affondata nella zona. Il portavoce della Marina ha anche raccontato che una nave britannica aveva avvistato il bagliore di tre razzi Bengala, due bianchi e uno arancione, ad est della Penisola di Valdes, ma i successivi monitoraggi della zona non hanno dato risultati. Balbi ha anche dato ulteriori dettagli sulle operazioni di ricerca, spiegando i tre tipi diversi di controllo delle acque utilizzati: sonar attivi e passivi, in dotazione alle unità navali argentine, immagini termiche, rilevate da aerei americani, e monitoraggio di possibili anomalie magnetiche, a carico di un aereo antisommergibili brasiliano, che ha sorvolato la zona a una quota di appena 300 metri. Quanto alla possibile origine di questi bagliori, il portavoce ha detto che non è stato ancora individuata, sottolineando che ad est della zona dove sono concentrate attualmente le ricerche del San Juan esiste una grande concentrazione di pescherecci.
 
 

Notizie che arrivano mentre si teme il peggio per l'equipaggio del sommergibile: le scorte di ossigeno a bordo starebbero per esaurirsi, e, stando a quanto riporta La Nacion, il guasto elettrico segnalato prima della sparizione, avvenuta mercoledì 15 novembre, sarebbe dovuta a un corto circuito causato da un'infiltrazione di acqua. Tuttavia, le fonti della marina insistono sul fatto che il comandante del San Juan segnalò che il problema era stato risolto e che il sottomarino avrebbe proseguito la sua rotta verso Mar del Plata. Si è trattato dell'ultima comunicazione da parte del sottomarino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA