Apple, scandalo Foxconn: per assemblare iPhone X studenti al lavoro per 11 ore al giorno

Foto: Epa/Ym Yik
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Martedì 21 Novembre 2017, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:54
Studenti liceali al lavoro fino a 11 ore per produrre l'iPhone X. È tornata nel mirino Foxconn, il maggiore fornitore cinese di Apple, sotto accusa per le condizioni in cui versano i suoi lavoratori. Gli impianti della società cinese erano già saliti alle cronache negli anni scorsi, diventando famose con il nome di "fabbriche dei suicidi". Ora, un'inchiesta del Financial Times alza di nuovo il velo sulla vicenda, con le parole dei diretti interessati.

Sono sei i liceali cinesi che hanno denunciato al quotidiano finanziario di essere stati costretti a lavorare nell'impianto Foxconn di Zhengzou per un periodo di tre mesi, in quella che gli veniva presentata come «un'esperienza lavorativa necessaria per completare il programma di studi».
 
 

Facevano parte di un gruppo di 3mila studenti della Zhengzhou Urban Rail Transit School, inviati a lavorare nella fabbrica locale di Foxconn. «Siamo stati costretti dalla nostra scuola», dice all'Ft Yang, studentessa di 18 anni che preferisce non rilasciare il suo nome per paura di essere punita. La scuola non commenta.

Apple e Foxconn si dicono a conoscenza del caso degli studenti e affermano di aver preso immediatamente misure per rimediare alla situazione. «Ci è stato confermato che lavorano volontariamente, e ricevevano compensi e benefit» precisa Apple, osservando comunque come agli studenti non doveva essere consentito di lavorare per turni così lunghi. «Tutti lavoravano volontariamente e ricevevano compensi. In ogni caso i loro orari erano in violazione alle nostre politiche», che vietano agli studenti di lavorare più di 40 ore alla settimana, mette in evidenza Foxconn, spiegando come i programmi di stage presso le sue fabbriche sono portati avanti in cooperazione con i governi e le scuole locali.

Secondo indiscrezioni, l'utilizzo degli studenti negli impianti si è reso necessario per affrontare il nodo della produzione dell' iPhone X, già sottoposta a lunghi ritardi. Un veterano di Foxconn ha riferito che l'assunzione temporanea di studenti nelle fabbriche è una pratica consueta soprattutto nella stagione fra agosto e dicembre.

Il numero degli studenti che entra nella fabbrica accusata fa salire di consueto da 100.0000 a 300.000 i dipendenti dell'impianto.
Ma quest'anno la necessità di lavoratori stagionali era superiore: la complessità dell' iPhone X e la forte domanda ha aumentato la pressione su Foxcoon. Il lavoro flessibile degli studenti è una della politiche preferenziali che il governo locale di Henan, dove si trova la fabbrica accusata, offre a Foxcoon per mantenere l'impianto nell'area. «La provincia di Henan fa tutto quello in suo potere per far sì che Foxconn sia forte nell'area - spiega un funzionario locale - E questo non solo per le entrate fiscali: lo fa per la sua industria, per le esportazioni e soprattutto per avere un partner straniero come Apple»
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