Il timore più grande, si legge nella nota, è che i terroristi possano sabotare le stazioni della metro o installare esplosivi. I senatori hanno anche aggiunto che il pericolo è reale, evidenziando le falle nel sistema di sicurezza della rete dei trasporti francese. Per ridurre il rischio di attacchi, hanno pertanto chiesto al governo di incrementare le soluzioni di alloggio per i senzatetto nei prossimi mesi, oltre che di aumentare il numero di telecamere a circuito chiuso all’interno della metropolitana.
Dal canto suo l’operatore che si occupa della linea ferroviaria a livello nazionale, di proprietà statale, la SNCF, ha confermato che i dispositivi per riprendere ciò che avviene nelle stazioni della metro possono predire qualsiasi tipo di attacco terroristico attraverso il monitoraggio di comportamenti sospettosi e il riconoscimento di bagagli lasciati eventualmente incustoditi e carichi di esplosivo.
È al vaglio del Parlamento anche una legge che conferisca maggiori poteri di intervento agli agenti di sicurezza della SNCF per eseguire perquisizioni e controllare le borse dei passeggeri. Cencelli di sicurezza, in stile aeroporto, sono già stati installati lo scorso mese nella centralissima stazione di Gare du Nord, per un costo totale di quasi 2 milioni di euro, ma secondo gli esperti ciò non avrebbe nessun effetto pratico per evitare ulteriori tragedie, per cui bisogna fare di più.
Il Paese è ancora profondamente scosso dai fatti dello scorso 13 novembre, quando 130 persone persero la vita a Parigi per mano dei jihadisti islamici. Il Premier Manuel Valls ha dichiarato che le autorità sono convinte che ci saranno nuove stragi sia in Francia che negli altri Paese europei. «Tutto il Continente vivrà nel terrore ancora per molto tempo», aveva avvertito qualche settimana fa ai media locali.
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