Gb, infettava con Aids volontariamente partner conosciuti online: almeno 4 vittime accertate

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Giovedì 5 Ottobre 2017, 22:06 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 11:39
Ha infettato deliberatamente almeno quattro uomini con il virus dell'Hiv. È questa l'accusa che muove la Lewes Crown Court di Brighton a Daryll Rowe. Parrucchiere sieropositivo, 26 anni, l'uomo è originario di Edimburgo ed è accusato di aver intrapreso una «campagna cinica e deliberata» con cui voleva trasmettere a più persone possibili l'Aids. Gli incontri avvenivano sulla app di incontri gay Grindr, dove Rowe adescava le vittime. 

Il modus operandi di Rowe era sempre lo stesso: prima l'approccio su Grindr, poi i messaggi, in cui assicurava di essere "pulito". Durante i rapporti poi insisteva per indossare un profilattico. Tutti escamotage per tranquillizzare le vittime, a cui poi inviava sms derisori in cui annunciava di avere l'Hiv, come «Forse hai la febbre, perché ti ho trasmesso l'Hiv. Ooops». In un'occasione l'uomo avrebbe anche chiamato una vittima e si sarebbe messo a ridere mentre gli comunicava di avere il virus. Sono almeno 4 gli uomini a cui il parrucchiere scozzese ha trasmesso volontariamente l'Aids. In totale però Rowe avrebbe avuto almeno dieci rapporti con altrettanti uomini. Alcuni hanno raccontato che l'untore aveva utilizzato un profilattico, ma secondo quanto emerge dalle indagini si trattava di una tattica: in realtà i preservativi erano stati deliberatamente danneggiati in precedenza. 

Daryll ha scoperto di essere sieropositivo nell'aprile del 2015, quando si è trasferito dalla Scozia a Brighton,  Il numero delle persone infettate non è chiaro, solo in quattro hanno confermato le accuse: «Era pienamente consapevole, la sua era una campagna, cinica e deliberata. Sfortunatamente, una campagna che ha avuto successo», ha detto il pubblico ministero Caroline Carberry, che si sta occupando del caso. 

Daryll Rowe era stato arrestato nel febbraio 2016 dopo che due degli uomini con cui aveva avuto rapporti erano stati dichiarati sieropositivi.
Lui ha sempre negato di conoscerli, poi era scappato e aveva tentato di cambiare identità. Ora il tribunale conferma le accuse.
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