Il portavoce del Cremlino ha poi definito 'Charlie Hebdò «una testata assai controversa» e ha aggiunto che «molti non la accettano e si sentono offesi dalle sue pubblicazioni». «Un giornale come questo - ha proseguito Peskov - probabilmente sarebbe assolutamente inappropriato nel nostro sistema sociale, nel nostro paese multinazionale e multiconfessionale». Il portavoce di Putin ha infine dichiarato di aver «cercato assieme ai colleghi» delle vignette sui redattori di 'Charlie Hebdò «uccisi dai terroristi» ma di non essere riuscito a trovarle: «se sono state pubblicate - ha affermato - anche questo è un sacrilegio».
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