Yara, il Pm: lavoriamo per trovarla viva,
stiamo valutando ogni segnalazione

Yara in palestra durante un allenamento
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Venerdì 10 Dicembre 2010, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 23:19
ROMA (10 dicembre) - Con il favore della bella giornata di sole, sono riprese presto, stamani, le ricerche avviate a Brembate Sopra (Bergamo) per la scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di cui non si hanno pi notizie dal 26 novembre scorso. Anche stamani uomini delle forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari della protezione civile, dopo un primo briefing, hanno ripreso a ispezionare i luoghi e le aree già battute negli ultimi giorni, come cantieri, rogge e campi.



Il Pm: lavoriamo per trovarla viva. Il procuratore aggiunto di Bergamo Massimo Meroni ha spiegato che pm, carabinieri e polizia stanno «tutti lavorando per restituire questa bambina viva alla famiglia perchè non ci sono elementi che evidenzino altro». Meroni, che aveva accanto a sè il questore Vincenzo Ricciardi e il comandante dei carabinieri Roberto Tortorella, ha inteso fare il punto sulle indagini relative a Yara in una conferenza stampa e ha più volte spiegato che «non è esclusa nessuna ipotesi» e «non vi sono elementi significativi per fare prevalere un'ipotesi su un'altra».



Il magistrato ha anche spiegato che l'ipotesi di reato di omicidio volontario contestato al marocchino Mohammed Fikri, fermato e poi scarcerato, derivava da quell'intercettazione, inizialmente tradotta male, in cui sembrava che l'uomo dicesse: «Allah mi perdoni, io non ho ucciso». Una frase che, a una più attenta analisi, è risultata di tutt'altro tenore.



Stiamo valutando ogni segnalazione. Il procuratore aggiunto Massimo Meroni, nel corso della conferenza stampa in Procura, ha spiegato che «tutte le segnalazioni, anche le più stravaganti sono state valutate» e che «tutte le approfondite indagini fin qui svolte non hanno portato a risultati concreti». «Sono state sentite tutte le persone che si dovevano sentire», ha proseguito il magistrato



Confermato che Enrico Tironi, il vicino di casa di Yara che racconta di averla vista, nel pomeriggio del 26 novembre, in compagnia di due uomini lungo la via in cui la ragazza vive con i genitori, non è indagato per procurato allarme, come invece sembrava nei giorni scorsi. Il magistrato ha dato atto a carabinieri e polizia di Stato di «un lavoro massacrante», svolto «nella speranza di riportare questa bambina viva alla famiglia perchè non ci sono elementi seri che fanno pensare ad altro».



È stato nuovamente sentito come testimone, negli uffici della questura di Bergamo, Enrico Tironi, il ragazzo diciannovenne, vicino di casa di Yara Gambirasio, che aveva raccontato di aver visto la ragazza scomparsa, il pomeriggio del 26 novembre, in via Rampinelli, a Brembate Sopra. Il giovane aveva raccontato di aver visto Yara in compagnia di due uomini. Poco distante vi sarebbe stata una Citroen di colore rosso. Tironi è stato sentito per quattro volte, compresa questa, da investigatori e inquirenti. A quanto si è saputo, il ragazzo è stato convocato nuovamente per chiarire dettagli della sua versione.



Un falso allarme, stamani, ha fatto scattare un intervento di soccorso nel fiume Brembo, non lontano da Brembate Sopra. Una segnalazione di un oggetto non meglio identificato che galleggiava in un'ansa del fiume Brembo, in località Bonate Sopra, nei pressi di un luogo denominato "lago blu", ha fatto affluire sul posto uomini della protezione civile e dei vigili del fuoco. Si trattava, invece, soltanto di un falso allarme.
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