Yara, la pista della setta satanica
Decine di segnalazioni sull'occulto

Volontari al lavoro
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Lunedì 13 Dicembre 2010, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 00:02
dal nostro inviato Luca Lippera

BREMBATE DI SOPRA (13 dicembre) - Un circoletto rosso, a pennarello, attorno alle parole Agrate e Carugate. Un altro, pi esteso, che abbraccia tutta la Brianza. Una mappa della Lombardia che evoca l’“abisso” giace sul tavolo di uno dei detective che stanno sezionando la scomparsa di Yara Gambirasio. Campagne e paesi non lontani da questi, bisogna dire, sono stati il palcoscenico criminale delle “Bestie di Satana” Anni Novanta, omicidi, sparizioni e ora che c’è una ragazzina evaporata nel nulla certe cose riemergono dall’incubo. Azzardare analogie con il giallo di Brembate di Sopra sarebbe allo stato una scommessa. Ma ora è chiaro che gli investigatori, quando dicono che si indaga ovunque, non escludono davvero alcuna ipotesi. Neppure quella che la giovane ginnasta, un’immagine del candore, sia stata presa di mira da qualche pazzoide che ha pensato di farne merce di scambio in un dialogo di deliri con il Male.



La cartina piena di circoletti, in una stanza della Questura di Bergamo dov’è acquartierato un investigatore salito da Roma, è da brividi, per chi non si vergogna di provarne. Tanto più che le strade, attorno alla Questura, parlano per contrasto del Natale, con le luci che brillano, gli alberi carichi di pupazzetti che regalano calore e la gente che divora frittelle al mercatino della domenica nel centro della città. Ma gli adepti del Demonio, in questa storia, aleggiano, anche se si avvicinano a grandi passi i giorni del Bene e della Festa.



«Siano inondati di segnalazioni che ci suggeriscono di scandagliare il mondo dell’esoterismo conferma un funzionario della polizia Lo stiamo facendo: riti, sette sataniche e tutto il resto. I matti esistono e i precedenti ci sono. Quella satanica al momento non è una pista con nomi e cognomi. Ma stiamo indagando: nulla resterà intentato. La scomparsa tra l’altro è avvenuta poco prima dell’Immacolata Concezione. Ce l’hanno fatto notare. Magari non c’entra niente. Però lo teniamo presente...».



Di tutto questo Yara Gambirasio, eccellente a scuola, eccellente nella ginnastica, eccellente come figlia, di sicuro sapeva poco o nulla. Ma la cartina della Lombardia “satanica”, suo malgrado, si sta riempiendo di segnetti. Gli investigatori, spulciando fascicoli e segnalazioni, stanno costruendo attorno a Brembate la mappa degli ultimi fatti di presunto esoterismo. C’è stata un’escalation? C’è qualcuno che si è “messo in luce”, in tali e tante tenebre, per pratiche demoniache? È quello che si cerca di capire, senza certo tralasciare il resto dell’inchiesta, più concreto e meno immaginifico.



Il fatto è che la bergamasca, così convintamente religiosa, è stata sfiorata più volte dai seguaci del Demonio. Li si può ritenere cretini patentati finché si vuole, oltre che assassini. Ma le “Bestie di Satana”, che si radicarono nella parte del varesotto più prossima a Milano, non sono un parto della fantasia. Era il 1998 quando i capi della setta, Nicola Sapone (di Busto Arsizio) e Andrea Volpe (di Gallarate), organizzarono il massacro di Somma Lombardo: attirarono due adepti in un bosco, li uccisero insieme a tre complici e li sepellirono in una fossa profonda due metri scavata giorni prima.



Una delle vittime era di Carugate ora uno dei “circoletti” nella mappa mezz’ora d’auto da Brembate. Ad Agrate Brianza (altro circoletto), non lontana da Bergamo, le “Bestie” avevano séguito e legami. Solo coincidenze, per ora, perché gli accertamenti della polizia sull’esoterismo al momento altro non sono che accertamenti. Le suggestioni però restano, la mappa le fotografa e la Lombardia ne è piena. Chiavenna, su verso Sondrio, non è un posto qualunque. Tre ragazzine nel 2000 ci massacrarono in nome di Satana una suora, Laura Mainetti, finendola a colpi di mattone perché la disgraziata non voleva morire. Anche lei era pura, innocente, l’immagine della bontà.
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