«Noi donne - ha aggiunto - cresciamo in questo modo, in un clima di semi-violenza strisciante. La sera quando torniamo a casa da sole ci chiediamo dove parcheggiare, se la strada è ben illuminata, mettiamo il cellulare sul numero di emergenza e tiriamo fuori le chiavi. Se abbiamo i tacchi pensiamo a portarci delle scarpe comode. Sono pensieri automatici. Gli uomini non lo sanno, ma noi cresciamo con questi meccanismi di difesa, che danno l'idea di quanto ci sentiamo minacciate. Dobbiamo combattere questa idea fin dai primi anni di vita promuovendo una cultura del rispetto».
«Oggi - ha spiegato ancora Raggi - partecipiamo a una iniziativa che abbiamo voluto far svolgere in due luoghi in cui si celebrano i matrimoni, qui e alla Sala Rossa in Campidoglio. Sono luoghi simbolo, perché spesso la violenza si consuma all'interno delle mura domestiche e il bollettino di guerra che ci danno i media ci fa conoscere solo una piccola percentuale di casi, perché molti non vengono denunciati».
Con la sindaca, a partecipare all'incontro "Insieme contro la violenza sulle donne: prevenzione, contrasto, recupero" le quattro assessore donne della sua Giunta (Paola Muraro, Flavia Marzano, Linda Meleo e Laura Baldassarre), la presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello, la presidente di Acea Catia Tomasetti, la presidente della commissione capitolina delle elette Gemma Guerrini.
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