Stessa sorte per 38enne ghanese che due ore più tardi, a Verona, durante le operazioni di identificazione preliminari alla prova d'esame, ha fornito un documento d'identità sul quale la propria foto era stata applicata al posto di quella di un altro ghanese; così è stato arrestato in flagranza. Il giudice ha convalidato entrambi gli arresti: l'egiziano è stato condannato alla pena di un anno e rimesso in libertà con pensa sospesa mentre il ghanese ha riportato una condanna ad un anno e 2 mesi, anche in questo caso con sospensione condizionale.
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