Sulla base degli elementi acquisiti, veniva interessata la Procura della Repubblica di Venezia per l'attivazione del procedimento di prevenzione, con contestuale sequestro dei beni di proprietà dei soggetti indagati, finalizzato alla successiva confisca. Nonostante il procedimento attivato presso l'Autorità Giudiziaria lagunare, dai successivi approfondimenti eseguiti dai militari di Chioggia, è emerso che uno dei membri del clan familiare, «formale» proprietario della villa oggi in sequestro, si stava adoperando per porre in vendita l'immobile attraverso due agenzie immobiliari della zona.
Sulla base di questi nuovi elementi acquisiti, il Tribunale del Riesame e delle Misure di Prevenzione di Venezia ha disposto il sequestro d'urgenza dell'immobile, evitando così la dispersione di un bene frutto di attività delittuose che, al termine del procedimento, potrà essere acquisito al patrimonio dello Stato ed utilizzato a vantaggio della comunità.
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