Venezia, sequestrata ad un rom nullatenente una villa da 300 mila euro

Venezia, sequestrata ad un rom nullatenente una villa da 300 mila euro
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Venerdì 24 Marzo 2017, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 15:20
I Finanzieri della Compagnia di Chioggia hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro d'urgenza di una villa composta da due appartamenti ed un garage, per un valore stimato di circa 300 mila euro, nei confronti di un imprenditore di etnia rom, completamente sconosciuto al fisco, e del proprio nucleo familiare, tutti gravati da numerosi precedenti specifici e responsabili di reati contro il patrimonio e la persona, come furto, rapina, lesioni personali. L'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale trae origine dalle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Reparto clodiense nell'ambito della quotidiana attività di controllo economico del territorio. In particolare, a catturare l'attenzione dei Finanzieri, è stato l'ingente patrimonio, anche di natura immobiliare, accumulato nel tempo dal clan familiare nonostante l'assenza di qualunque tipologia di reddito dichiarato negli ultimi dieci anni: ricchezze del tutto inspiegabili se non considerandole come profitti di condotte penalmente rilevanti oltre che di evasione fiscale.

Sulla base degli elementi acquisiti, veniva interessata la Procura della Repubblica di Venezia per l'attivazione del procedimento di prevenzione, con contestuale sequestro dei beni di proprietà dei soggetti indagati, finalizzato alla successiva confisca. Nonostante il procedimento attivato presso l'Autorità Giudiziaria lagunare, dai successivi approfondimenti eseguiti dai militari di Chioggia, è emerso che uno dei membri del clan familiare, «formale» proprietario della villa oggi in sequestro, si stava adoperando per porre in vendita l'immobile attraverso due agenzie immobiliari della zona.

Sulla base di questi nuovi elementi acquisiti, il Tribunale del Riesame e delle Misure di Prevenzione di Venezia ha disposto il sequestro d'urgenza dell'immobile, evitando così la dispersione di un bene frutto di attività delittuose che, al termine del procedimento, potrà essere acquisito al patrimonio dello Stato ed utilizzato a vantaggio della comunità.
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