Vajont, 50 anni fa la tragedia della diga
Napolitano: «Conseguenza di precise colpe umane»

La tragedia del crollo della diga del Vajont
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Ottobre 2013, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 14:12
Quell'evento non fu una tragica, inevitabile fatalit, ma una drammatica conseguenza di precise colpe umane, che vanno denunciate e di cui non possono sottacersi le responsabilità». Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si unisce al coro che si è levato dalle istituzioni nel ricordare la tragedia del Vajont.



Oggi ricorre infatti il cinquantesimo anniversario di quell'avvenimento e Napolitano ha inviato un messaggio che suona come una piena assunzione di responsabilità da parte dello Stato per la frana che generò un'onda d'acqua gigantesca che scavalcò la diga del Vajont abbattendosi a valle.



«È con questo spirito che il Parlamento italiano ha scelto la data del 9 ottobre quale 'Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo'», ha scritto il presidente, «riaffermando così che è dovere fondamentale delle istituzioni pubbliche operare, con l'attivo coinvolgimento della comunità scientifica e degli operatori privati, per la tutela, la cura e la valorizzazione del territorio, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo».



La parole di Napolitano fanno eco a quelle pronunciate ieri in Senato da Piero Grasso e dal ministro dell'Ambiente Andrea Orlando.



Messaggi di memoria e cordoglio arrivano anche dalla politica: il segretario del Pd Guglielmo Epifani ribadisce le responsabilità umane dietro la tragedia, aggiungendo che «Anche la giustizia non ha fatto il suo corso e, forse, è il risarcimento negato che più pesa sulle popolazioni colpite. Insieme ad un'attenzione che per troppi anni è mancata, come se una tragedia così grande potesse conoscere l'oblio. Un Paese perde il senso di sé, della sua storia, se non ha la capacità di fermarsi a condividere il ricordo».



© RIPRODUZIONE RISERVATA