La vicenda emerse a fine estate 2014 e delle indagini si occuparono i carabinieri. Per la Procura i due chiedevano ai clienti importi per viaggi o biglietti aerei, salvo poi non fornire alcun servizio o utilizzarli per altro. Gli utenti, infatti, versavano all'agenzia le somme per prenotare di alberghi o ticket, ma se ne trovavano poi sprovvisti perché questi non venivano pagati da parte dei titolari, che ne traevano un ingiusto profitto. L'inchiesta è partita da tre querele di clienti truffati, ma nella richiesta di rinvio a giudizio sono 35 le persone offese.
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