Truffe, emergenza anziani: «Oltre 9mila raggiri in sei mesi»

Truffe, emergenza anziani: «Oltre 9mila raggiri in sei mesi»
di Valeria Arnaldi
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Domenica 19 Febbraio 2017, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:55

Oltre 9 mila episodi soltanto nei primi sei mesi del 2016. Ossia, il 19% in più rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente. Sono i numeri da record dei casi registrati di regione in regione a raccontare la sensibile crescita delle truffe agli anziani nel nostro Paese. Una vera emergenza. Nel 2014 gli over 65 rimasti vittime di raggiri, in Italia, sono stati poco meno di 14.500, un anno dopo sono diventati quasi 16 mila.

E a questi numeri va aggiunto il sommerso dei molti che non denunciano per paura o vergogna. Le regioni più colpite sono Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte. Ma la geografia dei casi potrebbe essere falsata proprio dalle mancate denunce. Al Nord e al centro si tenderebbe a denunciare di più, al Sud meno. Ovunque, però, le segnalazioni, secondo le forze dell'ordine, sarebbero ben lontane dalla copertura reale del problema.

LE MODALITÀ
I raggiri avvengono perlopiù in casa - il 23,2% delle famiglie italiane è composto da anziani che vivono soli - sotto forma di falsi controlli per luce o gas e consegne di pacchi. Ricorrenti pure quelli in strada, con vittime avvicinate nei pressi di banche e uffici postali dopo aver prelevato denaro, e poi accompagnate fino alla propria abitazione. Frequenti e in aumento, soprattutto, gli imbrogli telefonici, con chiamate di sconosciuti che, dicendosi amici di parenti o avvocati, preannunciano l'arrivo di un incaricato per il ritiro di somme che si dicono destinate a cari in situazioni gravi.

In crescita gli episodi con false divise. Un truffatore, in strada o riuscendosi ad intrufolare in casa, ruba un oggetto. Poi, arriva il complice che si presenta come membro delle forze dell'ordine e, facendosi forte del recupero della refurtiva, chiede di verificare se manchi altro. È proprio in questo momento, quando si mostra ciò che si ha in casa, che avviene il vero furto.

PREVISIONI IN CRESCITA
Il problema c'è, evidente ma di fatto, per le mancate denunce, sottostimato, e le previsioni sono preoccupanti. Gli over 65, infatti, rappresentano il 22% della popolazione nazionale e secondo le stime saranno il 26,1% nel 2030, per arrivare al 33,1 nel 2050. Molti abitano soli. E oltre il 20% afferma di non essere in buone condizioni di salute. Ampio, dunque, e in crescita il potenziale bacino di vittime.

Il profilo dei truffatori è tanto normale da rendere difficile il riconoscimento della minaccia. I malintenzionati hanno modi affabili, toni rassicuranti, sono spesso persone eleganti. Non di rado donne. Giorno dopo giorno, regione dopo regione, è la cronaca a documentare il fenomeno. O meglio, il business. Sì, perché ormai sono organizzazioni articolate a muoversi nell'ambito di questa tipologia di truffe.

IL CONTRASTO
L'inchiesta sfociata nell'operazione Sciacallo, condotta dai carabinieri a La Spezia e a Napoli, i cui esiti sono stati resi noti ieri, ha portato all'esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di quindici persone residenti nel napoletano - alcune delle quali ritenute legate a clan camorristici - accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Nonché al sequestro preventivo di ventidue veicoli usati per gli spostamenti di proprietà dell'autonoleggio di uno degli arrestati.

In tutto, sono trentotto le persone indagate, tra le quali otto arrestate in flagranza e sette denunciate durante le indagini, durate sette mesi. Oltre ottanta le truffe messe a segno in otto regioni e venticinque province, per un bottino superiore ai 200 mila euro. La strategia era sempre la stessa: i membri del gruppo partivano da Napoli per agire in tutta Italia, ma prima seguivano le trasferte della loro squadra. Perlopiù, si fingevano poliziotti, carabinieri, avvocati o corrieri.

A far scattare l'indagine, la segnalazione di un istituto di credito di La Spezia, insospettito dalla richiesta di prelievo di un'anziana cliente per la cauzione della figlia rimasta coinvolta in un incidente.

Una truffa ormai classica secondo i carabinieri ma sempre più diffusa, anche grazie al silenzio che ruota intorno a questi casi. Da qui l'avvio di una campagna informativa capillare da parte delle forze dell'ordine. I carabinieri hanno scelto come teatri di lezioni anti-truffa anche centri anziani e chiese, dopo la messa, con incontri e memorandum. Nel vademecum dei carabinieri del Comando provinciale di Roma, l'invito al dialogo tra parenti giovani e anziani e il sollecito ad una maggiore attenzione da parte di vicini ma anche impiegati di banche e poste.

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