Torino, mette una taglia sulla nomade che investì e uccise suo padre: «E' evasa dal carcere, ricompensa per chi la trova»

Torino, mette una taglia sulla nomade che investì e uccise suo padre: «E' evasa dal carcere, ricompensa per chi la trova»
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Martedì 20 Giugno 2017, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 14:42

Una vera e propria «caccia» alla giovane donna nomade evasa ieri dal carcere torinese delle Vallette, con tanto di taglia, è stata lanciata oggi su Facebook dai familiari di Oreste Giagnotto, l'uomo investito e ucciso da un camper lo scorso 12 maggio. «Da ieri - si legge in uno dei messaggi postati dal figlio - la democrazia è finita. Tra poco metterò una ricompensa per chiunque, anche dei loro, ci aiuterà a ritrovarla. Visto che la legge e lo Stato è complice, combatteremo anche lui».

La nomade, Laura Sulejmanovic, 21 anni, fortemente indiziata di essere al volante del camper che provocò l'incidente (il mezzo eseguì una inversione a 'ù e urtò lo scooter di Giagnotto), venne arrestata poche ore dopo. In carcere era stata messa nell'Icam, una sezione a custodia attenuata per le madri detenute. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, ha lasciato la stanza e ha scavalcato velocemente una recinzione alta sette metri. Una agente di polizia penitenziaria che l'ha ricorsa ha riportato, mentre tentava di inerpicarsi, una contusione a un ginocchio. La rom si è poi dileguata nel quartiere delle Vallette. Le forze dell'ordine sono sulle sue tracce. Una delle possibilità che vengono prese in considerazione è che si sia diretta verso la Francia

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