Terremoto, scuola crollata: ora s'indaga sulla ditta e il cemento usato

Terremoto, scuola crollata: ora s'indaga sulla ditta e il cemento usato
di Sara Menafra
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Domenica 28 Agosto 2016, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 08:36

dal nostro inviato
RIETI - In più occasioni ha avuto appalti da uffici pubblici di varia grandezza, compresi ministeri e l'azienda stradale della Regione Lazio Astral. Eppure la Edilqualità Srl alla quale sono stati affidati i lavori di ristrutturazione della scuola Romolo Capranica di Amatrice, parzialmente crollata la notte del 24 agosto, almeno sulla carta non sembra avere le caratteristiche dell'azienda altamente specializzata in interventi antisismici.

IL CAPITOLATO
Due soci, il padre Gianfranco Truffarelli, geometra, e il figlio Marco, classe 89. Otto dipendenti in tutto e una sede, in via dei Romanisti a Roma a dir poco fuori mano, giusto dietro via di Torrespaccata. E' a loro che il consorzio Valori Scarl, controllato dal gruppo Mollica di Patti, avrebbe affidato gli interventi realizzati nel 2012 per un costo complessivo di 700mila euro.

E' anche sulla società, sul tipo di intervento fatto alla Capranica e sul capitolato di appalto, che adesso si concentrerà l'inchiesta della procura di Rieti per disastro colposo (ma presto si sommerà l'accusa di omicidio colposo), alla quale da ieri è affiancato un fascicolo della procura di Ascoli Piceno senza indagati e ipotesi di reato.

I DETRITI
Ieri pomeriggio, il procuratore Giuseppe Saieva ha firmato un atto di raccomandazione col quale dà indicazioni molto specifiche su come debbano essere rimossi i detriti della sede del comune di Amatrice che, intanto, restano pattugliati perché nessuno provi a sottrarre documenti. I vigili del fuoco hanno l'indicazione di movimentare le macerie con molta cura e senza ruspe per non distruggere le carte e provare a recuperare gli hard disk. La Guardia forestale ha già ricevuto le indicazioni di quali documenti acquisire mentre i Carabinieri si occuperanno di fare rilievi fotografici e video delle macerie sia del comune, sia della scuola di Amatrice sia degli altri edifici pubblici crollati (il campanile della chiesa di Accumoli e la cappella di Sant'Angelo).
I vigili del fuoco si occuperanno anche di prelevare dei campioni della mura della scuola per verificare la consistenza dei materiali di costruzione e di intervento successivo e la loro corrispondenza con le normative.
Il tipo di lavori fatto alla Capranica è poi un punto delicatissimo. Stando all'accordo di programma con cui la provincia di Rieti ha ceduto al comune di Amatrice l'intera supervisione sull'opera, si trattava di interventi di riparazione e miglioramento sismico e non di adeguamento. Il decreto ministeriale del 96 Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche sul punto è chiarissimo. A differenza del vero e proprio adeguamento, il miglioramento è la semplice «esecuzione di una o più opere riguardanti i singoli elementi strutturali dell'edificio con lo scopo di conseguire un maggior grado di sicurezza senza, peraltro, - ed è qui il punto davvero importante modificarne il comportamento globale».

I PILONI
Insomma, il miglioramento non assicura che l'edificio resisterà al sisma. Coi 700mila euro stanziati nel 2012, poi, la Edilqualità non si è nemmeno dedicata solo ai problemi sismici: sono stati rifatti gli impianti di riscaldamento, i pavimenti, le strutture anti-incendio oltre a rafforzare i piloni con fasce al carbonio anche se non è chiaro se questa misura sia stata usata anche con la parte crollata, edificata negli anni 30. Un po' come è avvenuto alla chiesa di Sant'Angelo inaugurata il 12 agosto e crollata il 24: per fare riparazione e miglioramento sismico sono stati usati 70mila euro e rifatto il tetto, ma l'ipotesi di rafforzare le mura non era neppure nel capitolato.

Lunedì il procuratore Saieva acquisirà anche gli atti depositati al Genio civile e valuterà la nomina di un pool di periti tra ingegneri statici, geologi e architetti che analizzino tutte le carte recuperate. Quindi partiranno verifiche e valutazioni sui danni a tutto il patrimonio artistico della zona del cosiddetto cratere. L'indagine in ogni caso non toccherà solo gli edifici pubblici e non la sola ipotesi di disastro colposo: chi è intervenuto sulle abitazioni private non mettendole a norma potrebbe ora rispondere di omicidio colposo.