Terremoto, tre scosse nel centro Italia: crolli e paura

Terremoto, tre scosse nel centro Italia: crolli e paura
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Ottobre 2016, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 07:54

Tre scosse di terremoto hanno colpito il centro Italia a distanza di poche ore l'una dall'altra. La prima, di magnitudo 5.4, si è verificata alle 19,11 e ha fatto tremare tutto il centro Italia. La seconda, alle 21.18 e di magnitudo 5.9, è stata avvertita fino in Alto Adige. L'epicentro è lo stesso, nella Valnerina, nella zona compresa tra Perugia e Macerata. Una terza scossa di magnitudo 4.6 è stata avvertita verso le 23.42 nelle Marche: nuovi crolli a Visso, per la maggior parte negli edifici già lesionati precedentemente. 

 

Al momento non si hanno notizie di vittime ma dopo il secondo sisma il sindaco di Ussita ha parlato di «Paese finito e scene apocalittiche». Un ferito lieve è stato segnalato a Visso. Altri 8 feriti, sempre lievi, a Fabriano. 

Un morto invece a Tolentino, dove un uomo di 73 anni non è sopravvissuto a un infarto derivato presumibilmente dallo choc provocato dal terremoto. È la prima vittima "indiretta" del sisma. A Camerino un bambino sarebbe rimasto ferito gravemente dopo il crollo della casa in cui viveva. 

Il centro più vicino all'epicentro è Castelsantangelo sul Nera dove il sindaco ha segnalato crolli. Si segnalano crolli anche a Norcia, nel Perugino, dove risulta danneggiata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie già colpita dal sisma del 24 agosto. Crolli anche ad Amatrice.

Solo a Camerino 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l'emergenza. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell'area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri. «Il centro di Visso - esemplifica il capo della Protezione civile - non può accogliere più nessuno». Crolli vengono segnalati ovunque: a Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta poi preoccupazione la frana che isola la frezione di Peracchia, ad Acquasanta Terme. I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate, fra cui il vice sindaco di Acquasanta Gigi Capriotti. Quanto alla Salaria, sarà riaperta domani.

Il terremoto secondo l'Ingv è collegato al sisma del 24 agosto. Il Cnr ha parlato dell'attivazione di una nuova faglia. Entrambe le scosse sono di tipo superficiale (la prima si è verificata a una profondità di circa 9 km, la seconda di 8 km). Per questa ragione i due terremoti sono stati avvertiti in un'area molto ampia. In tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro, nel Lazio, in quasi tutta l'Umbria e in Abruzzo. La seconda è arrivata addirittura fino a Bolzano ed è stata sentita anche in Toscana e Liguria. Paura anche a Roma, dove le scosse, durate svariati secondi, sono state sentite nettamente anche ai piani basse delle abitazioni. I lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Si segnalano crepe in vari palazzi.

Sono state numerose le scosse di assestamento registrate dall'Ingv nella zona del terremoto in Marche e Umbria, dopo quella delle delle 21.18 pari a 5.9. In particolare, nella successiva ora e mezza sono oltre 20 le scosse con magnitudo che va da 3.9 a 2.6, sia nella zona marchigiana, che in quella umbra.

Castelsantangelo sul Nera, il paese più vicino all'epicentro della scossa, è un comune di 318 abitanti della provincia di Macerata, nelle Marche (ecco tutti i comuni nell'epicentro). È rimasto senza corrente elettrica. Nel suo territorio, nella zona del parco di monti Sibillini, si trovano le sorgenti del fiume Nera. «Ci sono crolli, non abbiamo notizie di vittime ma siamo al buio e sotto un diluvio, aspettiamo che la Protezione civile ci porti delle torri faro», ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci. Alcune squadre di soccorso sono partite in direzione di alcune frazioni dei comuni dell'area epicentrale che risultano isolate.​

A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini «ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi», ha detto il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di «alcune abitazioni inagibili» «Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case». Verifiche sono in corso in tutte le frazioni.


Tanta paura e crolli di cornicioni a Visso, sempre in provincia di Macerata, dove si registra un ferito per un controsoffitto crollato. La popolazione si è riversata in strada. Le linee telefoniche di Macerata e provincia sono rimaste isolate per una mezz'ora. Difficile fare chiamate sia ai telefoni fissi che a quelli mobili. 

Ad Ascoli Piceno la popolazione trascorrerà la notte fuori, nelle proprie auto. La Protezione civile delle Marche sta allestendo delle tende a Borgo di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. ​Domani, al solo fine di consentire le verifiche sugli edifici, le attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Teramo saranno sospese. Scuole chiuse anche a Macerata, Ascoli Piceno, L'Aquila, Assisi, Foligno, Pescara, Chieti, Montesilvano, Città Sant'Angelo, Lanciano, Francavilla al Mare, Vasto, Ortona, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Atri, Tortoreto, Fabriano. 


Per il crollo di un masso è stata chiusa la strada Salaria all'altezza di Arquata del Tronto». Centinaia le auto bloccate. Chiusa anche la strada statale 685 «delle Tre Valli Umbre» in entrambe le direzioni in località Biselli, tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, in seguito alla caduta di alcuni massi. Il transito è consentito ai soli mezzi di soccorso. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA