«È stato un incontro utile e molto operativo per fare un primo ragionamento sul lavoro da fare», ha detto Martina che con gli assessori ha condiviso la necessità di lavorare su un progetto strategico per il rilancio delle attività
agroalimentari e agricole dell'area, con particolare attenzione alla zootecnia; «perché - ha detto il ministro - avere oggi un progetto è una questione di sopravvivenza e di futuro per le comunità colpite».
Per quanto riguarda la liquidità delle risorse, il Ministro ha spiegato che sale l'anticipo del pagamento dei fondi di
sviluppo rurale da parte di Agea per un importo di circa 7 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 milioni già decisi da erogare entro la metà del mese prossimo. Ma si lavora anche su alcune leve finanziarie da proporre, ha detto Martina, «in particolare la possibilità di recuperare risorse in un meccanismo già utilizzato per il terremoto dell'Emilia, di anticipo della quota dei contributi statali del cofinanziamento regionale, per poter avere un margine di risorse da utilizzare». Altro punto delicatissimo è quello legato agli allevamenti, dalla gestione delle mungiture a quello delle mandrie, su cui il Ministro ha detto che occorre aiutare anche le associazioni per poter accompagnare gli agricoltori in questa fase di transizione.
Soddisfatte le organizzazioni agricole dell'immediata disponibilità di risorse. Per la Coldiretti «l'anticipo dei fondi comunitari, insieme alle altre misure fiscali, sono necessarie per lenire una situazione di grave difficoltà ma occorre procedere al più presto alle verifiche dei danni». Per la Cia si tratta di «un primo importante punto di partenza, perché aiutare la ricostruzione e il rilancio delle attività del settore è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell'area».
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