Terremoto, l'imprenditore: «Dormo in azienda, la produzione non può fermarsi»

Terremoto, l'imprenditore: «Dormo in azienda, la produzione non può fermarsi»
di Rosalba Emiliozzi
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Mercoledì 2 Novembre 2016, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 10:17

dal nostro inviato
Ha una bella azienda calzaturiera nel cuore del sisma, a Monte San Martino, e vuole andare avanti. La fabbrica, con dieci operai che vanno a lavoro a piedi, non è stata danneggiata, almeno non in modo grave, e l'imprenditore Gabriele Anselmi, 32 anni, non si arrende. La sua casa invece è lesionata dal terremoto e con la moglie Valentina e i tre figli Nicol, 5 anni, Mattia, 3, e Asia di 18 mesi, dorme tra una tenda e un'ala della fabbrica che ha sgomberato per farla diventare la sua abitazione provvisoria. «Siamo in sette con i miei genitori e non possiamo andare avanti senza un bagno e senza una cucina, ora andiamo a mangiare tutti da mia sorella e a pranzo siamo in 16, quanto possiamo andare avanti così?». L'imprenditore chiede solo due container accanto alla fabbrica di San Venanzo, dove poter abitare continuando a lavorare.

 

«Non posso andare a stare in un hotel della costa, è troppo lontano, sono 50 chilometri, ho la fabbrica qui, se mi sposto è finita. Abbiamo tanto da fare, lavoriamo per Nero Giardini, facciamo due consegne al giorno e ci basterebbe avere un alloggio qui accanto», spiega Anselmi che ha creato la sua azienda da solo: «Ho fatto un mutuo di 300mila euro che sto finendo di pagare. Fondi pubblici? Ho ricevuto solo 4.500 euro».