Terremoto ad Amatrice, il sindaco Pirozzi al presidente Boldrini: «Così abbiamo affrontato i primi minuti dopo la scossa»

Terremoto ad Amatrice, il sindaco Pirozzi al presidente Boldrini: «Così abbiamo affrontato i primi minuti dopo la scossa»
di Mauro Evangelisti
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Domenica 28 Agosto 2016, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 14:57

dal nostro inviato
«Subito dopo la scossa, abbiamo capito che mezzo paese era distrutto». All'ingresso della zona rossa, sullo sfondo ciò che resta della chiesa di Sant'Agostino, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, racconta al presidente della camera, Laura Boldrini i primi drammatici momenti dopo la scossa delle 3.36 del 24 agosto.
"Subito in tredici, quattordici cittadini, i primi riusciti a fuggire dalle case crollate, si sono messi a scavare al buio, a mani nude, per salvare più vite possibili. Quando ci hanno chiamato i giornalisti, ho detto che mezzo paese non c'era più,  per fortuna i scoccorsi sono stati tempestivi".
Pirozzi, verso le 13.30, ha poi accompagnato la Boldrini nel centro operativo allestito in una scuola. Il presidente si è poi fermato a mangiare nella tendopoli della protezione civile regionale al campo sportivo.
 

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