Terremoto, crollato hotel Roma ad Amatrice. Curcio: «Trenta persone all'interno»

Terremoto, crollato hotel Roma ad Amatrice. Curcio: «Trenta persone all'interno»
di Stefano Dascoli
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Mercoledì 24 Agosto 2016, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 16:45
Il capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in diretta a Porta a Porta ha fatto il punto della situazione sul crollo dell'hotel Roma di Amatrice. «Stanno lavorando 25 unità - ha detto - Abbiamo notizia della presenza nella struttura di una trentina di persone. Due sono state estratte vive, due decedute. Qualcuno è riuscito a mettersi in salvo, ma non abbiamo riferimenti precisi. Abbiamo notizie di altre persone sotto le macerie».

Nello storico albergo si teme un'ecatombe dentro la tragedia del terremoto: inizialmente si era parlato di una settantina di ospiti al momento del sisma, che ha semidistrutto la struttura. L'albergo aveva molti clienti, specie da Roma, per la stagione estiva e per le sagre che in questo periodo dell'anno si tengono ad Amatrice e nei dintorni. Se fosse confermato il timore di decine di vittime, il bilancio del borgo Reatino salirebbe ben oltre i 100 morti, facendo del paese ancor più il simbolo drammatico del terremoto che ha colpito l'Italia centrale.

Si scava ancora con le ruspe e a mani nude tra i palazzi crollati e l'Hotel Roma è nel pieno del centro storico, nella zona più difficile da raggiungere e più pericolosa per i crolli. I colpi dello sciame sismico si ripetono improvvisi, costringendo i soccorritori a fughe pericolose. L'albergo era rinomato per una delle migliori versioni della amatriciana, il piatto di pasta che ha reso la cittadina famosa nel mondo. È stato il sindaco, Sergio Pirozzi, a rivelare che le vittime del crollo dell'Hotel potrebbero essere in numero altissimo. «Potrebbero esserci 70 persone sotto le macerie», ha detto il primo cittadino, secondo il quale «il paese non esiste più». L'Hotel Roma rischia di diventare quella che fu all'Aquila la Casa dello studente. La sua insegna pende penosamente tra i detriti, mentre inizia la notte lunga di Amatrice.
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