LE INDICAZIONI
Ed è probabilmente per spiegare che non basta la forza, ma serve anche la dedizione, l'attenzione, l'intuito, che il capo della Polizia Franco Gabrielli, ha deciso di scrivere ai questori. Una lettera personale firmata a mano, nella quale ha chiesto a ognuno di loro, a dirigenti e funzionari, «di svolgere nei confronti del personale un'accurata opera di sensibilizzazione sull'esposizione al rischio e su come debba essere affrontata». Il prefetto chiarisce quanto un poliziotto possa rappresentare «un bersaglio». «La dinamica del terrorismo jihadista si prefigge proprio questo - sottolinea - di colpire anche chi abbia una valenza simbolica, in modo da amplificare l'effetto, generativo di insicurezza, movente principale delle loro azioni».
Forze dell'ordine, dunque, particolarmente a rischio. E per questa ragione - aggiunge ancora Gabrielli - «la consapevolezza di vivere un pericolo latente è un fattore chiave per garantire la sicurezza del singolo dipendente e di tutti i colleghi».
ATTENZIONE ALTA
Il prefetto insiste, poi, sulla necessità che il personale anche nell'espletamento di attività apparentemente di routine, quali a esempio i servizi presso i corpi di guardia, tenga un atteggiamento intelligentemente vigile che possa consentire di individuare il dettaglio capace di rivelare ed anticipare una possibile azione violenta». Insomma, è importante che il livello dei controlli sia alto, ma è necessario anche che ognuno faccia la sua parte. Ed è per questo che Gabrielli continua a scrivere chiedendo di evitare «i cali di attenzione», «di portare l'arma in tutte le situazioni in cui ciò è previsto», perché «contribuisce ad incrementare le capacità di dissuasione e di risposta in presenza di comportamenti e condotte ostili».
IL COMPORTAMENTO
La lettera si conclude con l'analisi dell'elemento umano, considerato fondamentale, e riguarda «la capacità di intuire il pericolo: uno dei bagagli più preziosi dell'operatore di polizia. Anche questo può contribuire - conclude - a sventare atti ostili o violenti, assicurando un immediato intervento che potrà risultare decisivo per salvare vite umane innocenti».