Immigrazione, decine di tassisti veneti arrestati in Germania

Immigrazione, decine di tassisti veneti arrestati in Germania
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Settembre 2014, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 15:24
​Decine di tassisti e conducenti di auto a noleggio veneti sono stati arrestati in Germania accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Con le loro vetture e i loro pulmini avrebbero accompagnato oltre confine centinaia di orientali che avevano pagato per il tragitto.



Tassisti nei guai I primi arresti sono dello scorso anno ma il caso è emerso in queste settimane con l'arresto del noleggiatore Alessio Tavecchio, 45 anni, di Pianezze (Vicenza) fermato dalla polizia tedesca mentre trasportava 10 profughi siriani. Stessa sorte, come indica il Giornale di Vicenza, per un altro vicentino, Giancarlo Flaminio di 72 anni di Grisignano di Zocco (Vicenza) e due padovani Marco Santi (51) e Fabio Forin(30) bloccati a Rosenheim mentre stavano viaggiando con 25 siriani.



Le regole Il consolato italiano di Monaco di Baviera ha confermato che sono decine i veneti e gli italiani coinvolti in questi viaggi sottolineando la severità delle leggi tedesche. «Non è obbligatorio sapere chi portiamo - spiega Pierpaolo Campagnolo presidente dalla Cooperativa Tassisti Vicentini - molti dei profughi che si sono allontanati dalla città li abbiamo portati noi. Quando il cliente è presentabile e paga nessuna legge ci impone di chiedergli l'identità. Lo stesso vale per il noleggio con conducente».



Alfano Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha assicurato alla giustizia tedesca «tutta la nostra cooperazione di polizia» per stroncare il traffico illegale di migranti dall'Italia alla Germania.«Salutiamo con favore ogni iniziativa dell'autorità giudiziaria tedesca che stronchi chiunque affronti tale traffico.
E siamo pronti a ogni azione congiunta e comune per attenuare e risolvere il fenomeno», ha detto Alfano a Berlino rispondendo a una domanda sugli arresti di tassisti e noleggiatori italiani in Germania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA