Sweetie, bimba virtuale creata da una Ong
per stanare i pedofili. Migliaia la contattano

Il sito di Terre des Hommes
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Lunedì 4 Novembre 2013, 22:40 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 20:43
ROMA - Una trappola per i pedofili, ecco come pu essere chiamata la nuova iniziativa di Terre des Hommes.

«Il mio nome è Sweetie»: si presentava così la bambina virtuale, una filippina di 10 anni, creata dalla ong Terre des Hommes Olanda che l'ha usata come 'esca' per studiare il fenomeno della pedofilia online. 'Lanciata' in varie chat pubbliche, in poco tempo Sweetie è stata abbordata da oltre 20.000 utenti da tutto il mondo che le chiedevano prestazioni sessuali online. Un esperimento che rilancia il grido di allarme di Terre des Hommes su una nuova forma di sfruttamento minorile ancora poco nota, ma che si sta diffondendo molto rapidamente: il turismo sessuale minorile tramite webcam.



Le registrazioni video delle conversazioni con Sweetie - spiega l'ong - sono state consegnate oggi all'Interpol dall'organizzazione che fa parte della Federazione internazionale Terre des Hommes.



«Quella di oggi è la dimostrazione di come pedofili e sfruttatori di bambini possano agire indisturbati nella rete, ma anche di come sia facile rintracciarli», dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes. A seguito di questo studio, assieme ad Avaaz.org, Terre des Hommes Olanda lancia oggi una petizione online per fare pressione sui governi di tutto il mondo in tema di lotta contro il turismo sessuale minorile tramite webcam. Secondo le Nazioni Unite e l'Fbi ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750.000 pedofili connessi online. Nonostante il turismo sessuale minorile tramite webcam sia proibito dalle leggi della maggior parte dei paesi, solo 6 pedofili online sono stati messi in prigione per questo crimine.



«Non è un problema di mancanza di leggi», afferma Hans Guyt, responsabile della campagna di Terre des Hommes Olanda. «Le Nazioni Unite - spiega - hanno stilato delle norme che rendono illegale questo tipo di violenza sui bambini quasi in ogni parte del mondo. Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende delle azioni finchè le vittime non sporgono denuncia.

E, com'è ovvio, i bambini non riescono quasi mai a denunciare questo tipo di crimini, perchè di solito provengono da famiglie molto povere e vengono costretti dagli adulti a prostituirsi online».
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