Insomma, si ripropone soprattutto la questione di genere, fatta scivolare quando le ombrelline le vedi ai box del MotoGp ma che diventa un caso tra le mura di un convento. Ieri il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, è tornato sull'argomento con ironia: «Il problema vero è che in quel momento c'erano solo donne a disposizione con l'ombrello, ma per la prossima volta ho già in mente delle soluzioni, ad esempio un appalto concorso solo per ermafroditi.
Dispiace - ha aggiunto - che fra quelle ragazze ci fosse anche una minorenne. Sto cercando di rintracciare i genitori per scusarmi». Altra allusione ironica al fatto che fra le cinque volontarie chiamate sul palco figurava anche la figlia diciassettenne del governatore. «Immagino un appalto concorso - continua D'Alfonso - che preveda l'antipatia atmosferica». Insomma, tentativo di chiudere l'incidente con le battute, mentre continua il diluvio di condanne, prima di passare ai temi veri della due giorni, iniziando dai numeri: 2.464mq di superficie impegnata, 965 persone accreditate, 44 relatori, 35 volontari (di cui 23 donne). Costo dell'evento: 39.500 euro più Iva, come ha precisato il Direttore generale della Regione, Vincenzo Rivera.
D'Alfonso parte dagli impegni di governo strappati al Ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti: «Portiamo a casa tre grandi risultati, come i 15milioni del progetto per la ferrovia Pescara-Roma, un'opera dal costo di 1miliardo 566milioni, che il governo ha assunto come priorità. Con il ministro De Vincenti e il presidente delle Marche, Cerisciuoli, c'è anche l'accordo per il completamento della Teramo-Ascoli, 30km di strada dal costo di 150milioni, che avvantaggerà i flussi turistici dalle Marche sulla Teramo-Mare». Ma la partita decisiva, a cui D'Alfonso ha riservato le maggiori energie, è quella della Zes, la Zona economica speciale che tra i vantaggi per il territorio comporta l'azzeramento degli oneri fiscali e che dovrebbe andare a interessare la portualità di Ortona e una porzione del Molise, secondo l'intesa concordata con il ministro. Altre questioni sono invece rimaste sospese. Come la richiesta di spalmare il debito della Regione (670milioni) in 30 anni, anziché 10. Una soluzione che consentirebbe all'Abruzzo di liberare nuove risorse per gli investimenti. Argomento che dovrà essere approfondito con i ministri dell'Economia, Padoan e delle Infrastrutture, Delrio. «Se non dovrò occuparmi di ombrelli - insiste D'Alfonso - credo di avere il 51% di probabilità di farcela». De Vincenti ha invece risposto con un no a un'altra richiesta del governatore: il prepensionamento di 200 dipendenti della Regione. Perché - ha spiegato - questo avrebbe avuto un impatto negativo sulla finanza pubblica. Affrontati, nei vari workshop, anche gli strumenti di programmazione dei Fondi europei assieme ad alcuni rappresentanti di Bruxelles.
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