Stuprato a Napoli, il racconto choc del 17enne: «Un anno di sevizie»

Stuprato a Napoli, il racconto choc del 17enne: «Un anno di sevizie»
di Viviana De Vita
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 10:19
CAVA DE' TIRRENI - Si è presentato nuovamente davanti al pm per confermare, in una deposizione protrattasi per circa due ore, tutte le accuse. Il 17enne di Cava de’ Tirreni, presunta vittima di un selvaggio stupro di gruppo consumatosi all’interno del centro massaggi di via Talamo, è stato convocato ieri dal sostituto procuratore Elena Guarino che sta indagando su un giro di pedofilia facente capo al 51enne cavese Giuseppe Alfieri. Il minore, «scortato» dai suoi genitori che hanno atteso con lui fino all’inizio dell’istruttoria, ha ribadito nuovamente la tesi accusatoria «colmando» quei punti oscuri che hanno reso necessario un nuovo «faccia a faccia» con la Procura. L’attività integrativa d’indagine è stata disposta in seguito all’interrogatorio dell’indagato nel corso del quale la difesa, rappresentata dall’avvocato Arturo Della Monica, ha evidenziato delle contraddizioni che hanno fatto scattare un supplemento investigativo.

Sul tavolo del sostituto procuratore è finito anche un nuovo fascicolo fotografico con i rilievi effettuati dai carabinieri all’interno del centro benessere e che confermerebbero, in ogni particolare, le descrizioni rese dall’adolescente che, ieri, ha ripercorso, senza mai contraddirsi, il suo calvario dai primi palpeggiamenti consumatisi intorno all’ottobre 2015 quando, con un suo compagno di classe, fu sottoposto ad un massaggio «erotico», fino alla violenza vera e propria andata in scena nell’aprile dell’anno successivo quando legato sul lettino, sarebbe stato stuprato da Alfieri, Criscuolo ed altre due persone con il volto travisato da maschere e parrucche.
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