Bologna, per la strage dell'80 ancora un'udienza preliminare

La commemorazione della strage
1 Minuto di Lettura
Venerdì 6 Ottobre 2017, 22:47 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 08:31
Trentasette anni dopo non è ancora finita e oggi, quarantacinque minuti prima dell'inizio dell'udienza preliminare di Gilberto Cavallini, i familiari delle vittime della strage di Bologna erano già davanti al tribunale, pronti a vivere da protagonisti l'emnnesima giornata di una vicenda giudiziaria che non conosce la parola fine.  L'ex terrorista dei Nar, accusato di aver concorso con i responsabili già riconosciuti dell'esplosione alla stazione, non era in aula. I pm Enrico Cieri, Antonello Gustapane e Atonella Scandellari, contestano all'ergastolano 65enne il coinvolgimento nell'attentato, quantomeno nella fase preparatoria. Avrebbe cioè fornito un alloggio in Veneto a Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, i tre condannati in via definitiva. Il supporto logistico sarebbe consistito in un documento falso per Fioravanti e nell'auto utilizzata per il viaggio di andata e ritorno da Villorba di Treviso. Cavallini, detto 'Il Negrò, fu già processato nel processo principale e condannato per banda armata. L'accusa di strage era stata archiviata nel 2013, ma le indagini sono state riaperte su sollecitazione dell'associazione delle vittime. Il presupposto è che la sua posizione, alla luce delle sentenze depositate, non possa essere slegata da quella degli altri tre. la decisione dovrebbe arrivare il 25 ottobre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA