Stelle di Natale Ail, prosegue la solidarietà per le cure a domicilio

Stelle di Natale Ail, prosegue la solidarietà per le cure a domicilio
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Domenica 10 Dicembre 2017, 14:58 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 18:42
Dopo il tradizionale appuntamento di solidarietà con le Stelle di Natale AIL, iniziativa promossa dall’Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma che si conclude oggi 10 dicembre, continua l’impegno dell’Associazione a favore dei pazienti ematologici. Fino al 15 dicembre sarà possibile donare da rete fissa e mobile al 45541 inviando un SMS solidale per donare 2 € da telefoni cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali; effettuare una chiamata da telefono fisso per donare 5 € Vodafone, TWT, Convergenze e PosteMobile e 5 o 10 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.

I fondi raccolti andranno a sostegno dell’ Assistenza Domiciliare AIL, un servizio che consente ai malati, ad adulti e bambini, di essere seguiti da personale specializzato a casa, riducendo così i tempi di degenza ospedaliera. Ogni anno sono 2.432 i pazienti che, grazie all’AIL, sono seguiti nella propria abitazione da équipe multi-professionali composte da medici, infermieri professionali, assistenti sociali e psicologi. Sono 43 in tutta Italia le Sezioni territoriali dell’Associazione che erogano questo importante servizio, in costante collegamento con l’ospedale di riferimento e in stretta collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Vengono curati a casa i pazienti con patologie tumorali (leucemie, linfomi e mieloma) e persino pazienti sottoposti a trapianto di midollo, che possono essere così dimessi dall'ospedale in tempi decisamente più brevi.
Le cure domiciliari rappresentano quindi un vantaggio non solo per i pazienti e le famiglie ma anche per il Sistema Sanitario Nazionale, poiché si riducono notevolmente i tempi della degenza ospedaliera. L’evoluzione dell’Assistenza Domiciliare ha permesso, fra l’altro, di anticipare le dimissioni di pazienti che si sottopongono ad una chemioterapia intensiva, per dare loro modo di trascorrere a domicilio il periodo più critico del rischio di infezioni ed emorragie o per proseguire le terapie iniziate nel reparto di degenza.
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