Il sindaco di Genova Doria: «Sono ferito. Sospendo le tasse ai cittadini»

Il sindaco di Genova Doria: «Sono ferito. Sospendo le tasse ai cittadini»
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Domenica 12 Ottobre 2014, 21:22
Passerà la notte al Centro operativo comunale allestito al Matitone il sindaco di Genova Marco Doria che stamani, durante il sopralluogo nel Quadrilatero del Fango, è stato insultato, deriso e minacciato da alcuni cittadini.



«Gli insulti me li aspettavo. Sono ferito come genovese e come sindaco, ma non per gli insulti. Sono ferito come persona fin dal primo momento di questa tragedia e credetemi se vi dico che mi sentirei molto più gratificato e tranquillo spalando il fango piuttosto che dover affrontare i problemi del sindaco di una città che vive l'emergenza e che deve rispondere all'emergenza. Questo è un lavoro difficile che qualcuno deve fare».



Sindaco, i cittadini le chiedono le dimissioni...

«È vero, darei le dimissioni se servissero nell'immediato a risolvere questi problemi o a accelerare le procedure».



Le dicono anche che non vogliono più pagare le tasse.

«Sì, lo ritengo giusto. Sospendo per il 2014, a tutti gli alluvionati Tasi, Tari e Imu. Tra l'altro per dare un sostegno economico il Comune promuove un fondo sul quale far confluire i contributi privati che sarà integrato da alcune risorse del Comune per dare un sostegno economico immediato».



Il problema della sicurezza idraulica della città però non si risolve con la sussidiarietà.

«È vero. C'è un problema più complesso: cosa fare perchè eventi di questo tipo non si ripetano in futuro?. La risposta è una sola: opere di ingegneria idraulica, anche grandi opere se necessario. In alcuni casi abbiamo dei soldi che vanno spesi rapidamente, in altri casi questi finanziamenti devono essere trovati. È una priorità del Paese».



Dunque, per il Fereggiano ci sarà lo scolmatore, e per il Bisagno?

«Per il Bisagno l'idea è che adesso, dopo un iter lunghissimo di giustizia amministrativa che ha tenuto bloccata l'opera per anni, si possa andare avanti per realizzare il rifacimento di un pezzo della copertura del torrente, il secondo lotto, poi ha bisogno di ulteriori interventi. Per cui chiediamo un piano di finanziamento straordinario del Governo. Per il Bisagno esistono già piani idraulici. Si tratta di prenderli e avere finanziamenti per tradurli in progetti esecutivi».



Ritiene che le procedure della giustizia amministrativa abbiano avuto una qualche parte in questa tragedia?

«La magistratura amministrativa ha dichiarato non valide le procedure seguite per l'aggiudicazione dei lavori. È diritto di un'impresa fare ricorso se si ritiene danneggiata ma quello che dico come sindaco e prima ancora come cittadino è che i tempi di queste decisioni devono essere molto più rapidi.
Chiedo dunque un cambio di regole e di tempi su cose come queste».
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