Una folla immensa, chiesta strapiena e almeno cinquecento sedie nella piazza antistante la Cattedrale per poter accogliere tutti coloro che hanno voluto tributare l'ultimo saluto a Simona Monti, la 33enne reatina uccisa dai terroristi dell'Isis a Dacca, in Bangladesh.
Un lungo applauso ha preceduto l'inizio delle esequie. Il centro di Magliano (dove è stato proclamato il lutto cittadino) è chiuso e c’è una navetta che conduce chi vuole partecipare ai funerali nella piazza. I funerali si tengono nella cattedrale di San Liberatore e sono officiati dal fratello di Simona, don Luca, insieme al vescovo Ernesto Mandara e al parroco del posto, don Ariel. La bara di Simona è al cnetro della chiesa, con sopra tabti fiori bianchi e una foto sorridente della ragazza. Accanto alla bara decine di palloncini bianchi e uno celeste, con sopra scritto il nome di Michelangelo, il bimbo che Simona da cinque mesi portava in grembo.
Alla cerimonia funebre, oltre al fratello don Luca, presenti i genitori Mimì e Luciano, la sorella Susanna e tantissimi amici. Presenti tanti sindaci e gonfaloni dei comuni limitrofi. Per la Regione Lazio presente l'assessore Fabio Refrigeri.
La famiglia di Simona ha preferito alle corone di fiori una raccolta di fondi della quale i Monti si faranno carico, da devolvere ad associazioni di difesa dei cristiani perseguitati in tutto il mondo. Simona riposerà nel cimitero di Magliano Sabina.