Coldiretti lancia l'allarme: la secca del Po mette a rischio oltre un terzo della produzione agricola italiana, così come più della metà degli allevamenti.
La siccità ha colpito la food valley italiana, dove vivono 16 milioni di persone, mettendo in pericolo l'agricoltura e il suo indotto - osserva l'organizzazione agricola - dal quale dipendono centinaia di migliaia di posti di lavoro. Sotto assedio sono territori dove sono concentrate coltivazioni dei prodotti base della dieta mediterranea, dal grano al pomodoro fino alla frutta, ma anche granturco e foraggio per nutrire gli animali negli allevamenti che producono latte per i principali formaggi Dop italiani e forniscono le cosce per prosciutti Dop di Parma e di Modena e carne per salumi Dop come il Culatello di Zibello. Il livello idrometrico del fiume Po che al Ponte della Becca ha raggiunto i -2,67 metri, secondo il monitoraggio della Coldiretti, mostra gli effetti dall'andamento climatico anomalo dell'estate 2017 segnata dalla caduta del 41% in meno di precipitazioni e da una temperatura superiore di 2,48 gradi alla media, inferiore solo a quella registrata nel 2003.
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