Coniugi uccisi a Catania, Selvaggia contro la figlia Rosita: «Ti ammazzano i genitori e tu vai dalla D'Urso»

Coniugi uccisi a Catania, Selvaggia contro la figlia Rosita: «Ti ammazzano i genitori e tu vai dalla D'Urso»
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Giovedì 3 Settembre 2015, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 11:27

Selvaggia Lucarelli non usa mezzi termini per criticare Rosita Solano, la figlia della coppia aggredita e uccisa durante una rapina in casa a Palagonia (Catania).

La blogger e opinionista, infatti, ha accusato la donna di aver ostentato la propria rabbia a poche ore dal delitto davanti alle telecamere di vari programmi tv in Italia, in primis quelle degli inviati di Barbara D'Urso. Quello che Selvaggia non ha gradito è stato l'insulto urlato verso i politici: per la Lucarelli qualche ora in più di silenzio sarebbe stata più opportuna. Molti, sul web, sono d'accordo con lei, ma c'è anche chi ha fortemente criticato il gesto di accusare chi sta vivendo un dolore immenso e assurdo.


«I tuoi genitori sono stati ammazzati come cani e tu una manciata di ore dopo fai la diretta con la D'Urso - ha scritto la Lucarelli sulla sua pagina Facebook - E tutto questo per gridare che Renzi anziché andare a Expo dovrebbe andare a casa sua a spiegarle come sia possibile che si venga uccisi per due telefonini. Per dire che è colpa del governo che non ferma gli immigrati e il popolo si deve ribellare perché questi vengono tutti per ammazzare e rapinare. Se Renzi dovesse andare a casa di tutti i parenti di gente ammazzata per futili motivi visiterebbe più condomini dei testimoni di Geova. I parenti della povera tabaccaia di Asti ammazzata per due spicci da un italiano non li ha visti nessuno. Non hanno urlato, invocato visite a domicilio, aizzato le folle. Lei no. Lei va dalla D'Urso a chiedere giustizia. Ed è così che tutte le ragioni del caso (la Sicilia accoglie 16 000 migranti, la Val D'Aosta zero. Una situazione insostenibile) vanno in malora. Chieda giustizia signora, si incazzi pure, faccia i suoi show nei salotti TV, ma la prego, si dia almeno il tempo di una messa».