Scaroni e Tatò condannati a tre anni
«Reato ambientale a Porto Tolle»

Scaroni e Tatò condannati a tre anni «Reato ambientale a Porto Tolle»
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Lunedì 31 Marzo 2014, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 18:03
Gli ex ad di Enel Franco Tat e Paolo Scaroni sono stati condannati a tre anni per reato ambientale doloso ed omesse cautele nel processo a Rovigo sulla gestione della centrale Enel di Porto Tolle. I giudici hanno hanno anche deciso l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto l'attuale ad di Enel, Fulvio Conti.



Con Conti sono stati assolti altri sei imputati. Il pm Manuela Fasolato aveva chiesto la condanna per tutti gli ex vertici e l'attuale ad di Enel, accusati di disastro ambientale per l'omessa installazione di apparecchi al fine di prevenire il deterioramento dell'ambiente circostante la centrale e l'aumento delle malattie respiratorie nei bambini, evidenziato anche dall'Istituto tumori Veneto. Scaroni e Tatò sono stati condannati anche al pagamento di provvisionali alle parti civili per circa 430 mila euro.



La reazione «Sono completamente estraneo alla vicenda e farò immediatamente ricorso» dice l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, «sono stupefatto da questa decisione - aggiunge Scaroni che di Enel è stato amministratore delegato dal 2002 al 2005 - come dimostrato dalle difese la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore, anche all'epoca dei fatti contestati».



Fulvio Conti «Sono soddisfatto per la sentenza di assoluzione, che dimostra la mia totale estraneità rispetto alle accuse sollevate in questi mesi di dibattimento». Lo afferma l'Ad di Enel Fulvio Conti.
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