Sarno, bambina di tre anni seviziata
e uccisa, il padre: «Sono stati i vicini»

Sarno, bambina di tre anni seviziata e uccisa, il padre: «Sono stati i vicini»
di Rossella Liguori
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Venerdì 31 Luglio 2015, 01:04 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 15:15
Bimba di tre anni arriva morta in ospedale. Si sospetta che la piccola sia morta in seguito a sevizie e violenza sessuale. Sotto torchio il papà e alcuni vicini di casa.

La piccola Lidia, di origini romene, è arrivata pronto soccorso dell’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno intorno alle 22 di ieri sera, accompagnata dal papà. Nuda, con addosso solo un paio di mutandine. I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, avvenuto probabilmente per un’emorragia interna, e hanno subito allertato i carabinieri.



Ascoltato per ore il papà e alcuni amici dell’uomo. La piccola viveva a San Marzano sul Sarno col papà, divorziato perché la moglie, e mamma della bimba, ha lasciati da tempo per andare a vivere in Romania. È stato l’uomo ieri sera, messo sotto torchio dai militari, ad indicare i vicini quali sospettati della violenza sulla piccola. Ogni mattina, infatti, l’uomo lasciava ai propri vicini di casa la piccola Lidia per poter andare al lavoro. Dopo le dichiarazioni del padre, i carabinieri in nottata hanno prelevato anche i vicini portandoli nella caserma di via Sodano.



Aveva compiuto tre anni il 31 maggio scorso Lidia. Secondo il padre, Gheorghe Buzatu, un romeno di 35 anni incensurato, sarebbe deceduta a seguito di una crisi respiratoria. I carabinieri hanno ascoltato l'uomo e hanno effettuato un sopralluogo nella casa, in via sesta traversa Berlinguer, a San Marzano sul Sarno. Per ora i militari hanno potuto constatare solo precarie condizioni igienico-sanitarie ma nulla che faccia presupporre violenze di qualche tipo.



L'abitazione, composta da due locali attigui, è divisa da Buzatu con una coppia di nipoti romeni, trentenni e incensurati, che spesso si occupavano della bimba mentre l'uomo andava a lavorare nei campi.
Sono stati ascoltati anche loro, ma dai verbali non emergerebbero, secondo quanto si è appreso, accuse o elementi di altro tipo che facciano pensare a violenze. Si è appurato invece che spesso la piccola rimaneva anche da sola nella dimora. Occorrerà attendere i risultati dell'autopsia per capire quali siano state le cause della morte della piccola Lidia. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Stazione di San Marzano sul Sarno coordinati dal capitano Michele Avagnale, comandante interinale del reparto territoriale di Nocera Inferiore.