Scacco alla gang di narcotrafficanti: azzerati i “narcos” del Ragusano

Scacco alla gang di narcotrafficanti: azzerati i “narcos” del Ragusano
di Mario Meliadò
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Martedì 23 Gennaio 2018, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 15:37

Diciotto persone ragusane, albanesi e tunisine fra i 20 e i 40 anni sono state arrestate stamane da 90 uomini della Compagnia di Ragusa dei Carabinieri, supportate dai “Cacciatori di Sicilia”, elicotteri e unità cinofile, in esecuzione di un mandato di cattura disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale ragusano: è stata così azzerata una gang di narcotrafficanti che gestiva per intero l’articolata “piazza” di spaccio a Ragusa e provincia.
Altri cinque soggetti sono stati denunciati a piede libero, 38 le segnalazioni d’assuntori abituali di stupefacenti; effettuate dai militari perquisizioni a decine, sequestrati oltre 4 chilogrammi fra cocaina, marijuana e hashish che erano poi le droghe di cui quattro diversi gruppi criminali rifornivano Ragusa e comprensorio, come evidenziato nel corso della conferenza stampa al Comando provinciale dell’Arma, e forti somme di denaro contante.
 
L’inchiesta è stata denominata Flipper perché - come emerso nel corso di pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali - cose, persone, responsabilità d’atti criminali “rimbalzavano” tra i vari angoli del Ragusano di cui quattro distinti gruppi di spaccio s’erano “divisi” la competenza territoriale: la banda riconducibile ai fratelli Andrea e Mirko Ferrera vendeva droga nella zona alta del capoluogo di provincia; nel centro storico di Ragusa operavano i pusher dei fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku; i “picciotti” di  un pregiudicato comisano, Ayman Sokmani, agivano appunto a Comiso e nell’intera area casmenea; un quarto gruppo di spacciatori era attivo a Santa Croce Camerina e faceva capo a Carmelo Leone e soprattutto a Mario Dinicola, pregiudicato “di fama” per reati di droga, cui gli stupefacenti arrivavano tramite l’altro pregiudicato Vito Lo Magno direttamente dal quartiere palermitano di Brancaccio, consentendogli profitti illegali che superavano i 10mila euro al mese.
 
A innescare gli ingranaggi dell’inchiesta Flipper, l’arresto di quattro pusher albanesi e di alcuni pregiudicati di Ragusa tra i quali Alessandro Avola, la cattura di Dinicola (sorpreso a Santa Croce Camerina con quasi due chili di hashish e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi) e le intense richieste d’aiuto di numerosi giovani della zona alta della città e da parte delle loro famiglie. Nella villetta di via Zancle, la compravendita della “roba” era ormai cosa quotidiana; in vari punti di Ragusa – in particolare dentro scantinati e garage – erano stati poi allestiti veri “laboratori di spaccio”, utili tra l’altro allo stoccaggio della “roba”.
Tramite Sokmani è stato scoperto il “giro” di spacciatori che minava salute e integrità anche dei ragazzini. I Maloku sono stati “beccati” con mezzo chilogrammo di marijuana appena acquistata a Catania, per poi “piazzarla” sul mercato ragusano.

Tra gli episodi singolari l’arresto di Daniele Vasquez, che per provare a sfuggire alla cattura s’è infilato la droga negli slip e, fuggendo a tutto gas col suo motociclo, ha finito per investire uno dei carabinieri giunti ad arrestarlo.

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