Ruby, si dimette il presidente della corte in polemica con assoluzione Berlusconi: ​«Non è una scelta fatta d'impulso»

Ruby, si dimette il presidente della corte in polemica con assoluzione Berlusconi: ​«Non è una scelta fatta d'impulso»
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 22:14

Il presidente del collegio d'Appello che ha assolto Berlusconi nel cosiddetto processo Ruby, Enrico Tranfa, si è dimesso subito dopo aver firmato le motivazioni della sentenza.

Lo ha fatto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in dissenso con la sentenza presa a maggioranza con il sì degli altri due giudici. E così, dopo 39 anni di servizio, a 15 mesi dalla pensione, il magistrato ha lasciato anzitempo la toga. Tranfa, 70 anni, in magistratura dal 1975, dal 2012 fino a ieri ha presieduto la seconda sezione penale in Corte d'Appello a Milano.

«In tutta la mia vita non ho fatto mai nulla di impulso».

Lo ha detto all'ANSA Enrico Tranfa presidente della seconda corte d'appello di Milano dopo le dimissioni.Tranfa ha parlato di «scelta meditata».

«Nessuno è indispensabile , tutti possono essere utili». Ha aggiunto Enrico Tranfa, il giudice della Corte di Appello di Milano dimissionario. Andato di recente in pensione anche il suo collega Lapertosa, la sezione è senza presidenti.

La solidarietà del Partito Democratico. «Esprimo la mia solidarietà e un profondo senso di vicinanza nei riguardi del giudice Tranfa che lascia la toga con un gesto fermo e dignitoso. La sentenza di assoluzione per il caso Ruby, minorenne al momento dei suoi rapporti con un adulto potente, quale Berlusconi, evidenzia tutte le falle di una giustizia che non riesce a tutelare i più deboli. Se un minorenne può essere sfruttato sessualmente senza che si possano condannare i responsabili la falla del sistema è grande». Lo afferma Sandra Zampa, vicepresidente del Pd. «Lo dico nel pieno rispetto del lavoro dei magistrati consapevole che anche la politica ha un problema da affrontare: troppi sono gli abusi, le violenze, i casi di sfruttamento a danno di bambine, bambini e adolescenti che restano impuniti. La società e le istituzioni si devono interrogare seriamente al riguardo», conclude.

Forza Italia. «Dalle parole dell'on. Zampa si comprende il nuovo ruolo che spetterà al dimissionario giudice Tranfa: quello di eroe della sinistra giustizialista». Lo dichiara, in una nota, il deputato di Forza Italia Luca Squeri. «Non intendo entrare nel merito della scelta del giudice - prosegue Squeri -, ma in quello della solidarietà» che gli viene espressa dal Pd sì: chi si oppone ad una decisione presa in modo democratico nell'ambito di un collegio giudicante, può davvero diventare automaticamente una vittima meritevole di profonda vicinanza solo perchè la sua posizione va contro Silvio Berlusconi? Ancora una volta - conclude il deputato azzurro -, viene fuori la contraddittorietà del cronico giustizialismo della sinistra antiberlusconiana: i processi e le sentenze non si commentano se sono avverse al leader di Forza Italia, in caso contrario, invece, diventano subito un esempio delle 'fallè del sistema giudiziario».

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