I giudici della V sezione penale, però, hanno rigettato il ricorso, considerando inappellata la decisione del gip. La trentenne, infatti, nell'istanza di revoca del consenso al patteggiamento, non aveva fatto esplicita richiesta di sospensione, ma aveva solo chiesto più tempo per valutarne la convenienza. In assenza di una decisione sulla strategia difensiva, il gip non aveva ritenuto di revocare la pena concordata. Ora, oltre alla multa, rateizzata in 30 mesi, la donna è stata anche condannata a pagare le spese processuali.
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